Home » Articoli » Album Review » Anna Webber: Percussive Mechanics
Anna Webber: Percussive Mechanics
ByLa scrittura della Webber risulta moderna, spigliata, originale e senza grandi debiti nei confronti del passato, sia per il tipo di formazione che per l'idiosincrasia della Webber a spulciare le composizioni altrui. L'influsso di Greg Cohen e della New York odierna è trasceso e superato e le fonti di ispirazione delle composizioni sono eterogenee, prese da libri o poesie, come Let It Cut More Deep ispirato dal mistico Sufi Haziz ed i suoi versi che parlano della solitudine. Ad ogni modo, lo stile strumentale della Webber sembra in parte influenzato da Mark Turner.
Il valore dei solisti è forse è la parte più scontata dell'intero disco, che si pone fra le migliori cose dell'intera produzione della etichetta di Monaco di Baviera, Pirouet Records.
Da questa musicista c'è da aspettarsi ancora molto. Oltre ad avere i mezzi tecnici ha delle idee sorprendenti e ciò la rende preziosa nell'odierno panorama jazzistico.
Track Listing
Dan:Ce; Certain Transcendence; Terrarosa; Percussive Mechanics; Vigilance; Sleeping Is Giving In; Histronics; Let It Cut More Deep; Eins!.
Personnel
Anna Webber
saxophone, tenorAnna Webber: flute, tenor saxophone; James Wylie: clarinet, alto saxophone; Elias Stemeseder: piano, wurlitzer; Julius Heise: vibraphone, marimba, whistling; Igor Spallati: double bass; Max Andrzejewski: drum set, glockenspiel, miscellaneous percussion, whistling; Martin Kruemmling: drum set, miscellaneous percussion.
Album information
Title: Percussive Mechanics | Year Released: 2013 | Record Label: Pirouet Records
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
