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Ezra Weiss and The Rob Scheps Big Band: Our Path to This Moment

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Ezra Weiss and The Rob Scheps Big Band: Our Path to This Moment
La prova orchestrale per un compositore di jazz è una meta ambita, un cimento, ma anche un rischio. Per i motivi più vari, da un certo momento in poi la letteratura per big band è entrata in un periodo di stanca, dal quale sempre più raramente sono emerse composizioni davvero innovative. Le difficoltà di gestione di una formazione estesa sono cresciute ancor di più in questo decennio e pochissime orchestre possono ormai permettersi un'esistenza stabile.

Per tutte queste ragioni il recente lavoro di Ezra Weiss, realizzato insieme alla big band di Rob Scheps, desta interesse. E l'interesse è ripagato da un disco, se non esplosivo, sicuramente ben fatto.

Il pianista e compositore di Portland è alla sua prima uscita discografica con una big band, ma negli ultimi quindici anni ha firmato musiche per Broadway ed ha scritto per svariati dipartimenti di jazz di università americane.

I brani di Our Path to This Moment sono per la stragrande maggioranza composizioni di Weiss, alcune già apparse in suoi dischi precedenti ed arrangiate per formazioni più piccole. C'è anche una versione moderna ed incalzante dello standard "It's You or No One".

Un gruppo affiatato, composto da diciassette elementi, gli ha permesso di sbizzarrirsi e di mostrare quanto sappia gestire timbri e contrappunto con gusto per la sorpresa. Pur servendosi di tecniche d'orchestrazione piuttosto ortodosse, Weiss è riuscito a non scadere nella manualistica per arrangiatori.

La prima metà del disco propone composizioni a più temi, dalla struttura elaborata e dai frequenti cambi di atmosfera, senza per questo essere troppo estese. "Rise and Fall," ad esempio, si muove attraverso una cupa introduzione, un duo lirico di contrabbasso e tromba ed una serie di soli su di una ritmica swingante.

Nella seconda parte trovano posto brani più brevi, che spaziano dalla bossanova al blues, anche se filtrati dalla consueta ricchezza degli arrangiamenti. È emblematica la conclusiva "Wayfare Stranger" in cui, ad un preludio policromo, dominato da clarinetti e flauti, segue un tema d'intonazione bluesy ben cantato dalla tromba, prima esposto in solitudine poi ripreso dall'orchestra in un crescendo largo e quasi sacrale.

Rob Scheps è un bandleader maturo: alle spalle ha collaborazioni con Gil Evans, Buddy Rich, Mel Lewis. Il suo gruppo è reso compatto dalla lunga frequentazione e si mantiene impeccabile anche nei passaggi più complessi (non rari in questo lavoro) o in quelli più liberi (su tutti, ancora la conclusione di "Wayfaring Stranger").

Dev'essere accaduto qualcosa in fase di missaggio, perché è difficile pensare ad una scelta compositiva in questo senso: fatto è che il suono del disco, scuro oltre misura, non rende giustizia alla bellezza ed all'espressività delle esecuzioni. Inoltre qualche strumento, su tutti la batteria, è relegato in una posizione infelice e da un'impressione di estraneità dal gruppo: non è così -le dinamiche sono magistrali- ma l'impressione non svanisce con gli ascolti.

Visita i siti di Ezra Weiss e Rob Scheps.

Track Listing

1. Our Path to This Moment; 2. Rise and Fall; 3. It's Your or No One; 4. Kulangeta; 5. The Promise; 6. Jessie's Song; 7. Wayfaring Stranger.

Personnel

Ezra Weiss (pianoforte); Greg Gisbert (tromba); Rob Scheps (sax tenore e soprano); Gary Harris (sassofoni); David Valdez (sax alto); Scott Hall (sax tenore); Robert Crowell (sax baritono); Rich Cooper, Paul Mazzio, Greg Garrett, Conte Bennett (tromba); Stan Bock, Tom Hill, Joan Moak (trombone); Jattik Clark (tuba); Ramsey Embick (pianoforte); Tim Gilson (basso); Ward Griffiths (batteria); Chaz Mortimer (percussioni).

Album information

Title: Our Path to This Moment | Year Released: 2013 | Record Label: Stretch Records/Universal Classics and Jazz Japan

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