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Giorgio Li Calzi: Organum

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Giorgio Li Calzi: Organum
E' la vocina di Anita Li Calzi (tre anni, all'epoca) ad aprire Organum; scelta emblematica, visto che oggi la piccola ha gli stessi anni (sette) che separano quest'ottavo album dell'artista torinese dal precedente Tech-set. Un avvio inventivo, sia quel che sia, e al primo attacco di tromba (sordinata, come di prassi) l'atmosfera si fa squisitamente davisiana (periodo Tutu e dintorni, in primis), in un clima molto suggestivo (anche qui una costante), pieno.

Nel sestetto protagonista del successivo "Eyes Wide Open" entrano una seconda chitarra (Salvadori) e soprattutto la voce di Hayley Alker, in un'atmosfera che si fa più lieve, quasi addomesticata, mentre nel duo al centro dell'ottimo "Blue Lights" è ancora la tromba fortemente evocativa di Li Calzi a farsi in primo luogo apprezzare. Segue "Poesia in forma di prosa," a parafrasare Pasolini (Poesia in forma di rosa), risalendo idealmente fino a Baudelaire (Petits poèmes en prose), con all'opera il quintetto che rappresenta un po' la spina dorsale dell'album. L'andamento è molto lineare (meglio: rettilineo), anche se con episodiche asperità suggerite dalle due chitarre, e comunque in progressivo crescendo.

"The Truth of a Chinese Whisper" è il secondo episodio vocale (stavolta con Thomas Leer), in un clima (in qualche modo ascrivibile anche al successivo "Madonna delle lamiere") lievemente incapsulato, benché sempre impagabile rimanga il suono della tromba, qui sia sordinata che aperta. Il solitario, aereo "Das Unheimliche" è per parte sua tra i vertici del disco, come pure - forse ancor più - "24h Psychosis," con avvio ancora solitario e poi sviluppo in quintetto (sia pure a singhiozzo, con tante sottosezioni a "muovere" felicemente il brano).

"Exist" è invece un nuovo duo con la voce (ancora Hayley Alker), secondo l'alternanza più leggibile (di fatto duplice) che attraversa il CD, diviso tra brani a ranghi compatti (quattro) e duetti, con la voce (due), che come abbiamo visto compare peraltro anche nel collegiale "Eyes Wide Open," e con l'elettronica (quattro); il tutto fatto salvo il conclusivo "Zapaterista," in trio con basso e batteria. "Homo Zentropicus" è in ogni caso un nuovo duo con l'elettronica, il momento più sperimentale del CD, si direbbe, privo dei classici loops così caratteristici di Li Calzi, il quale vi compare unicamente alla tromba (per una volta del tutto priva di sordina). La tipica rotondità/ciclicità ritmica, fatta di elettronica e - qui - contrabbasso e batteria, acusticissimi, torna come si diceva in "Zapaterista," epilogo morbido, in qualche modo rassicurante (non nell'accezione negativa del termine) che chiude degnamente un signor disco.

Track Listing

01. Orinonauta; 02. Eyes Wide Open; 03. Blue Lights; 04. Poesia in forma di prosa; 05. The Truth of a Chinese Whisper; 06. Madonna delle lamiere; 07. Das Unheimliche; 08. 24h Psychosis; 09. Exist; 10. Homo Zentropicus; 11. Zapaterista.

Personnel

Roberto Cecchetto
guitar, electric

Giorgio Li Calzi (tromba, elettronica, vocoder, organo, pianoforte); Roberto Cecchetto, Matteo Salvadori (chitarra); Alessandro Maiorino (contrabbasso); Enzo Zirilli (batteria); Anita Li Calzi (voce) in 01; Scott Gibbons (estratti da Tragedia Endogonidia) in 01 e 07; Hayley Alker (voce) in 02 e 09; Marconi Union (pianoforte, elettronica) in 03; Thomas Leer (voce) in 05; Retina.it (elettronica, lamiera) in 06; Douglas Benford (elettronica, processore) in 10.

Album information

Title: Organum | Year Released: 2011

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