Home » Articoli » Album Review » Franco Cerri: One, Two, Three, Quartet
Franco Cerri: One, Two, Three, Quartet
L'incisione è stata propiziata da Stefano Coppari, giovane chitarrista marchigiano che collabora con Cerri da qualche anno dopo averlo conosciuto in occasione della sua tesi di laurea. Il gruppo è completato da Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Mauro Cimarra alla batteria, due ottimi strumentisti che li accompagnano in un repertorio di standard e un paio di originals dello stesso Cerri.
Il percorso musicale evidenzia quei caratteri di eleganza, attenzione ai dettagli ed equilibrio melodico-ritmico caratteristici del chitarrista milanese ma aggiunge un bel contrasto con lo stile più estroverso di Coppari, caratterizzato da un fraseggio asciutto e una sonorità metallica.
Ovviamente è sulla chitarra di Cerri che si concentra l'attenzione. Volutamente non spettacolare e dal sound ovattato, il suo fraseggio è caratterizzato da un esemplare uso di note e pause, con cui sviluppa un disegno melodico prezioso. Una ricerca d'essenzialità poetica che con gli anni sembra accentuarsi, avvicinandolo a Jim Hall.
I brani sono arrangiati dal leader con eleganza e sobrietà, ponendo attenzione ai dettagli e all'equilibrio complessivo anche in momenti dinamici come il boppistico "One More Twelve Bars" o il variegato "Beautiful Love." Tra i brani più riflessivi spiccano l'iniziale "My Funny Valentine" dalle ricercate trame cool, il lucido (e un po' astratto) lirismo di "Caravan" e la dolce bossa nova "Capocabana."
Track Listing
My Funny Valentine; Copacabana; Caravan; Just Friends; I Let a Song Go Out of My Heart; Take the "A" Train; One More Twelve Bars; Vico Dice; Beautiful Love; When the Saints Go Marching In.
Personnel
Franco Cerri
guitarFranco Cerri: chitarra; Stefano Coppari: chitarra; Lorenzo Scipioni: contrabbasso; Mauro Cimarra: batteria.
Album information
Title: One, Two, Three, Quartet | Year Released: 2016 | Record Label: Rara Records
Tags
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.









