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Nicola Conte "Combo"
ByNicola Conte è tornato ad esibirsi dal vivo al Blue Note di Milano un paio di anni dopo le apprezzate apparizioni relative al lancio del disco “Other Directions” e le sue precedenti esibizioni come DJ.
Giovedì 10 Maggio era in programma la prima delle tre serate nel locale milanese, in contemporanea con la prima tappa di un tour itinerante organizzato dalla Nokia, dedicato all’arte e alla musica, l’Nseries Music Art Experience. Un’interessante occasione per conoscere giovani artisti contemporanei, che elaborano i loro progetti grazie ad un computer multimediale Nokia e per ascoltare le performance di alcuni fra i gruppi più interessanti del nuovo panorama musicale.
La novità dei set di Nicola Conte era rappresentata dal coinvolgimento di ospiti diversi ogni sera e giovedì, con la sua chitarra, si è presentato alla testa di un settetto, formato da Pietro Lussu al piano, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria, Daniele Scannapieco al sax, Giovanni Amato alla tromba e Kim Sanders alla voce.
A distanza di tre anni dall’uscita del suo album per la Blue Note, Nicola Conte ha acquisito una maturità anche dal punto di vista strettamente chitarristico e la sua ulteriore sicurezza si amalgama con i suoi amici musicisti, sì, perché questo è anche un collettivo di persone che si conoscono da tanti anni e sono uniti dalla comune passione per il jazz.
L’amore per un certo tipo di jazz degli anni cinquanta e sessanta è ancora ben vivo in questa formazione, vedi le riproposizioni di brani come “Other Directions”, “The Dharma Bums” “Nefertiti”e della lunghissima “Aphrodite’s Dreams, che ha aperto il set. Qui è notevole la spinta dei fiati, e se ormai Scannapieco è conosciuto come star a livello internazionale, la vera sorpresa è Giovanni Amato, la guest star della serata, un artista dal talento straordinario che meriterebbe sicuramente una maggior attenzione a livello mediatico. E’ preciso anche il sostegno della sezione ritmica, punto di riferimento fondamentale per la musica che ha in mente l’artista di Bari e bisogna segnalare il sempre puntuale apporto di Lussu, attualmente uno dei pianisti più interessanti delle nuove leve.
Con “A Time for Spring” entra in scena la nuova cantante Kim Sanders, e il concerto vira su atmosfere più soul jazz, anche grazie alla sua calda e intensa voce, che esce allo scoperto anche nei brani successivi, alcuni nuovi, che probabilmente faranno parte del nuovo album previsto per l’inizio del prossimo anno. Fra ballad, sapori vagamente brasiliani e ancora tanto jazz si cominciano ad intravvedere le nuove linee di quello che potrebbe essere il naturale sviluppo del progetto di Conte e se le premesse sono queste sicuramente ci attendono gustose sorprese.
Foto di Roberto Cifarelli. Altre immagini, tratte dalla serata successiva a quella recensita, sono disponibili nella galleria immagini
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