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Ornette Coleman: New York Is Now & Love Call Revisited

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Ornette Coleman: New York Is Now & Love Call Revisited
Verso la fine degli anni Sessanta, il jazz deve combattere una battaglia impari contro il mondo del nuovo rock, sviluppatosi dopo l'anno del flower power e dell'influsso dei nuovi gruppi inglesi negli USA. Il pubblico è attratto dalle insorgenti fusioni stilistiche—che Miles Davis intercetta con genialità—ed evita con indifferenza il mainstream e ancor più la durezza dell'avanguardia legata al free jazz.

Anche la figura cristallina di Ornette Coleman non se la passa troppo bene, tra difficoltà discografiche e pochi ingaggi, specie nel circuito domestico. Eppure, il 1968 è l'anno in cui Ornette riesce ad insediarsi nello spazioso loft di Prince Street, denominato Artist's House, che catalizzerà le migliori energie degli anni a venire. Ed è sempre prodigo di avventure e sperimentazioni sonore, a dispetto del contesto avverso incline ora a depotenziare il ruolo quasi messianico che Ornette suo malgrado visse dal 1959 al 1962 circa.

I due dischi raccolti in questa riedizione sono frutto di due sedute distinte realizzate nei mesi di aprile e maggio '68, pubblicate in seguito su Blue Note seguendo un criterio probabilmente legato alla coerenza di atmosfere compositive e improvvisative. La ristampa attuale rimane fedele a questa distinzione, modificando un poco l'ordine della scaletta ed omettendo "Just for You" (peccato perchè è magnifica) uscita all'epoca come bonus track su Love Call. La novità più rilevante in questo repertorio è la scelta dei due ritmi "coltraniani" Jimmy Garrison (contrabbasso) ed Elvin Jones (batteria) che supportano la musica di Coleman con altri registri e varietà stilistica rispetto alla coppia Charlie HadenEd Blackwell, con esiti a volte intensi, a volte sfocati.

Per la prima volta su disco con Ornette anche il sax tenore di Dewey Redman, accolito dei primi tempi ma anche voce originale e creativa, in grado di alternare con le sue abrasioni vocalizzanti e la sua irruenza quasi teatrale la plasticità ormai quasi classica del leader.

Le musiche, benchè non più troppo sorprendenti, sono splendide. I nove brani restituiscono interamente lo spettro espressivo colemaniano: le melodie liriche, cariche di folk e blues texano, quelle dolenti, quasi funebri; i temi veloci e aggressivi, trasfigurazioni espressioniste del bebop, fino alle cacofonie visionarie, come in "We Now Interrupt for a Commercial." Una dialettica tra astratto e concreto che brilla subito nell'incipit di "The Garden of Souls," così come il contrappunto domina in "Round Trip," dove il drumming di Elvin è più a suo agio nell'illuminare le improvvisazioni dei fiati. Ma il pezzo forte di quei giorni appare oggi "Airborne," tema ruvido e spezzato, che apre però per un assolo memorabile di Ornette e per la maestria assoluta di tutto il quartetto.

Track Listing

The Garden of Souls; Toy Dance; We Now Interrupt for a Commercial; Broad Way Blues; Round Trip; Airborne; Love Call; Open to the Public; Check Out Time.

Personnel

Ornette Coleman
saxophone, alto
Dewey Redman
saxophone, tenor
Jimmy Garrison
bass, acoustic
Additional Instrumentation

Ornette Coleman: trumpet, violin

Album information

Title: New York Is Now & Love Call Revisited | Year Released: 2022 | Record Label: Ezz-thetics


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