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Musiche sacre per orecchie profane: Vox Clamantis - Jaan-Eik Tulve / Valentin Silvestrov
ByQuesto lo sa bene Manfred Eicher che da sempre ha dedicato particolare attenzione alla musica sacra o a commistioni del contemporaneo nel sacro (si vedano i vari lavori dell'Hilliard Ensemble o di Arvo Pärt), spesso con risultati pregevoli anche per orecchie profane.
Vox Clamantis - Jaan-Eik Tulve
Filia Sion
ECM - distr. Ducale
Valutazione: 4 stelle
L'Ensemble estone Vox Clamantis diretto da Jaan-Eik Tulve presenta un intero CD dedicato al tema della "Filia Sion". Personificazione del popolo ebraico, popolo di Dio, che è presentato dai profeti come la sposa di Dio, nella tradizione cristiana la figura della figlia di Sion è incarnata dalla vergine Maria al tempo stesso personificazione della chiesa. Il tema, per nulla facile, è presentato da Vox Clamantis in una varietà di "canti" - antifone e canti gregoriani, insieme a canti della tradizione cristiana ed ebraica medievale (Perotinus, Hildegard von Bingen e Petrus Wilhelmi de Grudencz) - che ne danno insieme una visione gaudente, delicata, sublime.
L'approccio è moderno, non nel repertorio chiaramente, quanto negli arrangiamenti e nella capacità di tornare alle radici della tradizione europea con uno spirito dialogico, mai dimentico del presente e per nulla manieristico.
Incantevole e dolce l'interpretazione di Eve Kopli nel canto "O ignis spiritus" scritto dalla santa benedettina Ildegarda di Bingen (Hildegard von Bingen). Di carattere meno intimista, al contrario potente, l'interpretazione dei canti gregoriani, in cui si distinguono due bellissime esecuzioni dei classici "Gloria" e "Salve regina". Chiude "Ma navu," canto della comunità ebraica cochin (Malabar, India), che medita i versi gioiosi della profezia di Isaia.
Valentin Silvestrov
Sacred Songs
ECM - distr. Ducale
Valutazione: 4 stelle
Rispetto al precedente lavoro Sacred Songs rappresenta l'attuale tenendenza e capacità - propria soprattutto ad Est - di assimilare elementi della tradizione (in questo caso della musica liturgica ortodossa), filtrandola, rimaneggiandola e restituendola in una forma assolutamente altra, nuova e moderna. L'opera che il compositore ucraino Valentin Silvestrov si è regalato per i suoi settantacinque anni (celebrati calorosamente da ECM) è un CD di "sacred songs" composte tra il 2006 e 2008. Musica liturgica ortodossa del presente in forma secolare.
Le sei canzoni - "Songs for Vespers" (2006), "Psalms and Prayers" (2007), "Two Psalms of David" (2007), "Two Spiritual Refrains" (2008), "Two Spiritual Songs" (2007), "Three Spiritual Songs" (2006) - offrono una visione dello spirituale che mette insieme sonorità della musica della chiesa ortodossa russa del Novecento e della forma canzone russa (più popolare nei modi e nei temi). Le canzoni proposte non sono un inno alla gioia, anche se i testi di molte di esse sono salmi (nr. 22, 27, 116, 130). Questa è musica che non dimentica lacerazioni e contraddizioni della storia più recente.
Silvestrov propone una via al sacro attraverso un percorso tutto umano. La voce è quasi sempre unanime e corale, ma il margine interpretativo (anche dei solisti) che si prende il Kiev Chamber Choir diretto da Mykola Hodbych è notevole. Così facendo, Silvestrov svuota la sua musica liturgica del gesto e della drammaturgia (componenti non marginali in questo genere) per concentrarsi sulla sua funzione. Venerare e celebrare il sacro. Semplice nell'intento, potente nell'effetto.
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