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Giovanni Maier - Flavio Brumat: Musica Carsica

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Giovanni Maier - Flavio Brumat: Musica Carsica
Qualche anno fa, in occasione del centenario della fine della Grande Guerra, Giovanni Maier —la famiglia del cui padre fu tra gli sfollati dall'Istria —realizzò un lavoro in quartetto dedicato alla ricorrenza, parte di un più complesso lavoro multimediale, 4 x 8 (clicca qui per leggerne la recensione). Della formazione faceva parte anche il sassofonista Flavio Brumat, con il quale, più o meno nello stesso periodo, Maier registrò una serie di duetti ispirati a quelle terre e che vedono oggi la luce per Palomar, l'etichetta dell'artista goriziano, con il titolo di Musica Carsica.

Si tratta di sei brani, tutti di Maier, di lunghezza assai variabile (si va dai quattro minuti e mezzo di "Teràn" ai quasi quindici di "Vitovska"), nei quali l'autore è eccezionalmente al violoncello e Brumat alterna sax tenore e contralto al flauto. La musica è molto densa e trova il proprio senso nel divenire della sua forma, realizzata attraverso l'intreccio delle due voci, il contrasto dei timbri, il corrispondersi od opporsi di temi e ritmi, l'uso —specie da parte di Brumat —di stilemi espressionistici.

L'iniziale "Jota" —titolo che rimanda alla nota minestra tipica del Carso —si avvia con un pizzicato di violoncello, che impronta poi un dialogo spigoloso e frammentato con il sax tenore, anche quando lo accompagna con l'archetto. È invece assai più fluida e avvolgente la narrazione di "San Martìn" —dedica a uno dei paesi simbolo della zona, cantato da Ungaretti e sede di storiche memorie belliche —, ove entrambi gli artisti disegnano linee liriche nella loro libertà e imprevedibilità, che s'intrecciano in ampie volute aeree senza perdere la loro matericità. Fortemente espressiva "Téran" —vino tipico, prodotto esclusivamente nella zona —, con il contralto di Brumat che a più riprese si spinge drammaticamente sulle note alte e il violoncello che gli si contrappone timbricamente, fraseggiando ora per contrasto, ora per accordo.

Evocativo e intimo l'esordio di "San Belìn" —un monolite in pietra presso il quale nell'antichità si celebravano riti di culti arcaici —, con le corde del violoncello che vibrano sottilmente richiamando armonici, carattere che il brano conserva e sviluppa con l'ingresso del flauto di Brumat. Assai più contrastato, invece, il suggestivo "Vitovska" —omaggio a un vitigno autoctono del Carso —, che cambia ripetute volte aprendo scenari ora molto intensi, ora invece più quieti e dialogici.

Con la conclusiva "Foiarola" —termine con cui si indica l'autunnale ricoprirsi di rosso del Carso, per l'arrossamento delle foglie di un arbusto di cui è ricco —torna la spigolosità frammentata del brano di apertura, con una conclusione però in quieta ed evocativa dissolvenza, come meritava un appassionato omaggio a una terra che, con lo spirito che la caratterizza, ha non poco influenzato la folta schiera di eccellenti musicisti che la popolano, dei quali Maier e Brumat sono qui rappresentanti e alfieri.

Track Listing

Iota; San Martìn; Teràn; San Belìn; Vitovska; Foiarola.

Personnel

Giovanni Maier
bass, acoustic
Flavio Brumat
saxophone

Album information

Title: Musica Carsica | Year Released: 2022 | Record Label: Palomar


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