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Yumi Kurosawa: Looking Up at the Sky
La sua ricerca non ha alcuna relazione né affinità con il jazz o la cultura afroamericana, eccetto la propensione a improvvisare, che è comune a molte musiche tradizionali. L'orizzonte di questa rivista non è però angusto, soprattutto quanto riguarda la buona musica. E quella di Yumi lo è senza dubbio.
La Kurosawa esegue nove sue composizioni: in metà di esse è da sola mentre nelle altre è in duo con Deep Singh alla tabla. Il disco è affascinante. Le note del koto scorrono leggere come l'acqua di un ruscello in un giardino zen, costruendo percorsi melodici in una logica che ricorda le musiche medioevali e rinascimentali europee. I fondali elettronici, coniugati ai ritmi della tabla, ampliano la prospettiva verso una sorta di folklore immaginario o verso la World Music, favorendo quadri un po' artificiosi.
Le nostre preferenze vanno al lavoro in solitudine di Yumi, dove la concentrazione dell'artista è massima e le fa evitare trappole estetizzanti, con passaggi anche animati che ampliano lo spettro timbrico. Chiari esempi sono "Inner Space" e "One Droplet."
Track Listing
Sakura; The Harvest Moon; Journey; Inner Space; J B Transfer; Enchantmentica; Green Pt; One Droplet; Looking Up at the Sky.
Personnel
Yumi Kurosawa: koto, elettronica. Deep Singh: tabla.
Album information
Title: Looking Up at the Sky | Year Released: 2016 | Record Label: Self Produced
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