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The Miles Davis Quintet: Live In Europe 1967: The Bootleg Series Vol. 1
ByI concerti sono qualitativamente molto buoni, anche dal punto di vista audio e derivano generalmente da registrazioni radiofoniche fatte nei vari paesi europei toccati dal tour. Le date di Anversa, Copenhagen e Parigi sono riprodotte nei tre CD mentre le date di Karlsruhe e Stoccolma godono di riprese televisive e sono riportate nel DVD nelle loro componenti audio e video. In rigoroso ed eccellente bianco e nero, perfetto per questa musica così raffinata ed essenziale, eseguita da musicisti che anche formalmente rappresentano l'epitome dell'eleganza.
Dal punto di vista artistico è difficile pensare ad un risultato più rigoglioso nell'ambito del jazz acustico per piccole formazioni. Il quintetto di Miles è in ottima forma e marcia con notevole coesione verso quella rivoluzione elettrica che avverrà dopo molti mesi anche dal vivo, anche perché il 1968 fu un anno molto avaro in termini di concerti del gruppo di Miles. Ma comunque qualcosa stava già bollendo in pentola nelle registrazioni in studio: meno di un mese dopo l'ultima data del tour europeo, Miles porterà in studio a New York il chitarrista Joe Beck per registrare la lunghissima "Circle in the Round" che darà il via alla stagione elettrica e rivoluzionaria che poi troverà i suoi capolavori nelle annate 1969 e 1970 con Bitches Brew, In a Silent Way, Jack Johnson, On the Corner etc.
Il repertorio dei concerti contenuti in questo Live In Europe 1967: The Bootleg Series Vol. 1 è generalmente tratto (con grande parsimonia) dagli album E.S.P., Miles Smiles, Sorcerer e Nefertiti, con l'aggiunta di qualche standard del periodo hard bop. Una geniale miscela di jazz modale portato alle estreme conseguenze armoniche e ritmiche e brani appena appena più tradizionali ("'Round Midnight," "Walkin,'" "On Green Dolphin Street," "I Fall in Love Too Easily") che però vengono trasfigurati e scarnificati per renderli coerenti con lo stile generale.
L'apertura è generalmente affidata alla nervosa "Agitation," che assume la funzione di rompighiaccio, un po' come farà negli anni successivi "Directions". La coesione del gruppo è esemplare e ogni concerto, pur nella ripetizione di scalette molto simili, riesce a fare storia a se. La batteria nervosa di Tony Williams detta i tempi e le sottoscansioni, immediatamente riprese dal basso legnoso e costante di Ron Carter. Questa base straordinaria è condite egregiamente con la splendida padronanza di tutte le sfumature ritmiche e armoniche, assicurata dal pianoforte acustico di Herbie Hancock.
Il sax di Wayne Shorter riesce ad essere sempre elegante e appassionato allo stesso tempo, anche se la sua fiamma è più controllata e meno pervasiva rispetto a quella avvolgente di John Coltrane. Una coolness la sua che risulta essenziale per questa musica. Miles è in ottima forma e sembra galleggiare sul suono come un gatto assonnato che però tira sempre fuori gli artigli al momento opportuno. La sua capacità di leadership è veramente grandiosa e la musica è intimamente sua anche quando lui sembra assente. Anzi forse lo è ancora di più proprio quando lui è assente. Chiamatela magia nera, se volete.
Track Listing
CD 1: 01. Agitation; 02. Footprints; 03. 'Round Midnight; 04. No Blues; 05. Riot; 06. On Green Dolphin Street; 07. Masqualero; 08. Gingerbread Boy; 09. Theme. CD 2: 01. Agitation; 02. Footprints; 03. 'Round Midnight; 04. No Blues; 05. Masqualero; 06. Agitation; 07. Footprints. CD 3: 01. 'Round Midnight; 02. No Blues; 03. Masqualero; 04. I Fall in Love Too Easily; 05. Riot; 06. Walkin'; 07. On Green Dolphin Street; 08. The Theme. DVD: 01. Agitation; 02. Footprints; 03. I Fall in Love Too Easily; 04. Gingerbread Boy; 05. The Theme; 06. Agitation; 07. Footprints; 08. 'Round Midnight; 09. Gingerbread Boy; 10. The Theme.
Personnel
Miles Davis
trumpetMiles Davis (tromba); Wayne Shorter (sax); Herbie Hancock (piano); Ron Carter (basso); Tony Williams (batteria).
Album information
Title: Live In Europe 1967: The Bootleg Series Vol. 1 | Year Released: 2011 | Record Label: Legacy Recordings
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