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Mario Mariotti: La persistance du rêve

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Mario Mariotti: La persistance du rêve
Ultimo lavoro in ordine di tempo del trombettista Mario Mariotti, questo disco porta avanti in modo diverso rispetto ad altri dell'artista milanese il tentativo di coniugare scrittura e improvvisazione, tradizioni classica e jazzistica. Così, se il quartetto a là Bill Dixon con cui aveva registrato il precedente Live at Angelica si muoveva in piena libertà ispirandosi a una certa atmosfera e seguendo mere indicazioni su dove dirigersi, il quartetto messo in piedi in questa occasione, più classico anche come ensemble strumentale, si basa perlopiù su composizioni—una a testa per ciascun membro della formazione, più tre di musicisti cari a Mariotti—e vi aggiunge tre libere improvvisazioni.

La formazione vede con Mariotti il pianista Roberto Olzer, il giovane e sempre più apprezzato Andrea Grossi al contrabbasso e Marco Zanoli, presente anche nel precedente quartetto, alla batteria. L'approccio più tradizionale si sente, dando vita a chiare narrazioni e a situazioni più armoniche, ma lascia comunque ai musicisti un'ampia libertà che essi sanno pienamente valorizzare. Alcuni brani, come per esempio "Die Irren," di Olzer, e "Via Volta 28," di Mariotti, sono fortemente lirici e offrono a Mariotti la possibilità di esprimersi con stilemi da musicista classico e di sfoggiare un suono davvero superbo sia con lo strumento aperto, sia con la sordina, ma anche a Grossi di caratterizzarli in filigrana con la profonda vibrazione della sua cavata e con fittissimi arpeggi; altri, come "The Brave One," di Zanoli, e "Come se fosse autunno," di Giancarlo Schiaffini, sono temi che vengono frammentati ed esposti inframezzando le sezioni con libere improvvisazioni nelle quali, a turno, tutti danno il loro contributo; altri ancora, come "Monolith," di Massimo Falascone o "Lullaby for a Lion," di Dino Betti van der Noot, sono meditazioni mutevoli, in crescendo misurato, caratterizzate dal continuo intrecciarsi delle voci, tanto da sembrare il primo quasi completamente improvvisato, il seconda una lunga introduzione libera al tema con il quale va a concludersi. Tra le libere improvvisazioni, infine, particolarmente riuscita è la più lunga, dedicata al pittore Henri Rousseau detto Il Doganiere, che svetta per varietà.

Disco molto bello e adatto a tutti i palati, perché sposa narrazione e libertà, lirismo e ricerca timbrica.

Track Listing

Via Volta 28; Zephiro; Untitled #1, 2022; Die Irren (to R. M. Rilke); The Brave One; Untitled #2, 2022; Monolith; Come se fosse autunno; Untitled #3, 2022 (to Henri Rousseau Le Douanier); Lullaby for a Lion.

Personnel

Album information

Title: La persistance du rêve | Year Released: 2024 | Record Label: Abeat Records

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