Home » Articoli » Album Review » Ilaria Capalbo: Karthago

1

Ilaria Capalbo: Karthago

By

Sign in to view read count
Ilaria Capalbo: Karthago
Nell'epoca dell'accelerazione permanente in cui ogni idea deve essere smart e leggera affinché possa cogliere in pochi secondi la fragile attenzione di un pubblico stordito da infinite ondate di suoni, di immagini e di notizie, soltanto gli artisti dotati di una propria voce autentica possono avere il coraggio di dare vita a opere concettuali che richiedono (e meritano) tempo e attenzione, e che sono fondate sul desiderio di condividere emozioni e significati profondi.

È sicuramente un'opera di questo genere Karthago di Ilaria Capalbo, un album che rappresenta —attraverso otto composizioni originali permeate da una dinamica fusione tra sonorità del jazz classico con elementi di improvvisazione contemporanea—la fondazione, l'ascesa e il declino dell'antica città di Cartagine.

Così come Cartagine nella storia e nella mitologia a un certo punto ha smesso di essere una città per diventare un simbolo di resistenza, coraggio e fragilità al cospetto di Roma, città eterna e capitale del più grande Impero mai costruito dall'umanità, allo stesso modo la musica di Ilaria Capalbo e dei sei virtuosi musicisti che l'accompagnano in questo viaggio fuori dal tempo e dallo spazio sprigiona una luminosità trascendentale e un'energia che restituiscono il senso di una rinascita.

Ilaria Capalbo riesce a restare sempre al centro di quest'opera, dirigendo la band con altruismo e coraggio, oltre che con talento smisurato. Basti pensare a come riesce a scomparire all'interno dei brani (nella opening track "Belóved" per esempio, laddove il contrabbasso fa la sua comparsa solo dopo un minuto e mezzo, al termine dell'iniziale esplosione orchestrale) pur rimanendo sempre presente nel dettare la direzione e i tempi alle varie componenti.

Dal punto di vista strettamente musicale, il disco è davvero stratificato; la ricerca armonica è perturbata da uno scontrarsi naturale fra il classico e il postmoderno, che genera un caos calmo di meditazioni agitate, temi brillanti, rotture tonali, tempi acrobatici, smottamenti.

Si passa dalle stasi metafisiche tipiche del jazz sperimentale nord europeo e scandinavo in particolare (l'apocalittica "Mare Nostrum" per dirne una, in cui la band, attraverso la tensione ieratica di fiati e di percussioni, mette in scena l'incombere di una tempesta o di un plotone di battaglia) alle perturbazioni improvvisate ai limiti del rumorismo (la radioheadiana "Part I: Ab Radice"); e ancora c'è spazio per il classicismo da camera sognante della fiabesca "Scintilla," che come colonna sonora di un film di Matteo Garrone ci starebbe benissimo, e per sonorità di stampo più classic jazz ma comunque contaminate da percussioni e corde suadenti dal sapore mediterraneo in pieno stile Avishai Cohen.

Cartagine infine cadde. La sua Regina e fondatrice Didone morì suicida per amore. Eppure questo mito di resistenza continua a perpetuarsi nella memoria, anche attraverso l'arte e la musica, come dimostra questa importante opera prima di Ilaria Capalbo come band leader.

Track Listing

Beloved; Part l Ab Radice; Karthago; Mare Nostrum; Scintilla; Moth; Part ll Ago Radices; What Remains of Those Days.

Personnel

Ilaria Capalbo
bass, acoustic
Thomas Backman
saxophone, baritone
Fredrik Nordstrom
saxophone, tenor
Additional Instrumentation

Ilaria Capalbo: double bass; Thomas Backman: alto saxophone, clarinet; Fredrik Nordström: tenor and baritone saxophones; Andreas Hourdakis: guitar; Fredrik Rundqvist: drums; Tobias Wiklund: cornet (1); Mats Äleklint: trombone (1).

Album information

Title: Karthago | Year Released: 2022 | Record Label: Bluenord Records


< Previous
Jump

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.