Eddie Daniels, Roger Kellaway: Just Friends

Dall'archivio personale di George Klabin —il fondatore e presidente della Resonance Records —esce questa registrazione di un concerto di vent'anni fa, dato al Village Vanguard dal clarinettista Eddie Daniels e dal pianista Roger Kellaway con Buster Williams al contrabbasso e Al Foster alla batteria. Documento scintillante sia dal punto di vista della qualità acustica (nonostante l'incisione su cassetta con un singolo microfono Sony) che da quello artistico.

All'età di 47 anni Eddie Daniels era nel pieno della maturità professionale: tecnica magistrale, magnifico sound ed estro improvvisativo già facevano di lui l'erede di Buddy DeFranco con l'aggiunta di analoghe competenze in ambito classico. È Daniels il protagonista del disco anche se Kellaway (più noto come compositore e arrangiatore) è un eccellente pianista e i due mostri sacri della sezione ritmica danno piena misura del loro valore.

I quasi sessanta minuti di registrazione sono occupati da cinque brani —due dei quali lunghissimi come si conviene ad un estroso concerto in club —e sono originals a eccezione del noto standard che intitola l'album. In un clima di piena libertà e rilassatezza la musica svetta con grande spazio agli assoli. Il primo brano è un coinvolgente blues («Some O' This and Some O' That») a cui seguono l'affascinante ballad «Reverie for a Rainy Day» e la multiforme «Wolfie's Samba» che inizia con citazioni di Daniels da un' opera mozartiana per clarinetto. Concludono la celebre «Just Friends» (quattro minuti di un'introduzione liberamente improvvisata in duo piano/clarinetto) e il virtuosistico «The Spice Man», multiforme e variopinta vetrina per tutti i musicisti.

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