Ferdinando Romano: Invisible Painters
ByPer farlo l'artista beneventano d'origine e toscano d'adozione ha chiamato con sé tre musicisti giovani, che ciononostante già godono di grande attenzione: il pianista e tastierista austriaco, ma ormai di fatto newyorchese, Elias Stemeseder, il clarinettista Federico Calcagno e la batterista Evita Polidoro. Dato che Romano stesso è qui impegnato, oltre che al contrabbasso, anche all'elettronica, ne scaturisce un quartetto estremamente eclettico, che presenta da un lato colorazioni acustiche molto marcate e dall'altro grandi invenzioni elettriche.
A segnare le sonorità acustiche è lo stesso Stemeseder che quando è seduto al piano spazia da eterei passaggi astratti a insistenti battiti di note cristalline , la Polidoro che fa costantemente scintillare i piatti e a momenti sospinge con decisione grazie alla potenza delle casse e soprattutto Calcagno che con timbro ligneo dei clarinetti sviluppa narrazioni calde e corpose. Il virtuoso contrasto elettronico è invece nelle mani dello stesso Stemeseder, che opera anche su una tastiera, un synth e un programmatore, e di Romano, intento ai sintetizzatori e ai campionatori. Modi, intensità ed equilibri dell'intersecarsi tra le diverse sonorità variano di brano in brano, permettendo così alla formazione di esplorare molteplici situazioni.
È decisamente elettrico l'iniziale "The Dreamers," la cui atmosfera è caratterizzata da un incontro di suoni campionati e di sintesi, entro la quale gli strumenti acustici intervengono con pennellate di colore; tutto il contrario il successivo "Origami Playground" ove predominano la voce del clarinetto basso e la propulsione della batteria, mentre Stemeseder al pianoforte quasi simula atmosfere di sintesi ritmando a lungo su una sola nota e insistendo sui toni alti "Life Story" in cui assieme al clarinetto è protagonista il contrabbasso, mentre l'elettronica emerge solo alla fine e la conclusiva "Where Angel's Fear to Tread" breve e malinconico dialogo tra i quattro protagonisti, con Stemeseder al piano.
Contrabbasso protagonista anche in "Vortex," dove spinge con decisione la pulsazione assieme alla batteria e in collaborazione con il clarinetto fa da contraltare acustico al piano elettrico. Le sonorità si mescolano in modo molto equilibrato anche ne "La figurazione delle cose invisibili," dal chiaro impianto narrativo, ove intervengono nitidamente tanto il contrabbasso e la batteria che ne segnano indelibilmente il procedere quanto il pianoforte, che culmina in un magma improvvisativo acustico, ma vede anche il clarone dialogare con il sintetizzatore un antico modello degli anni Venti, nelle mani di Christine Ott ed è attraversato da continui interventi elettronici.
Il gioco di contrasti timbrici, va sottolineato, non prevale tuttavia sugli aspetti drammaturgici delle composizioni, bensì li arricchisce: tutti i brani hanno infatti sempre un chiaro sviluppo narrativo spesso ben rimarcato dal contrabbasso e Calcagno, principale voce lirica, ha a più riprese modo di esporne i temi, che talora si sfrangiano ritmicamente "Like Passing Water" talaltra invece si sviluppano in assoli espressivi "Vincent's Room."
Lavoro stimolante e non banale di un musicista da seguire per il rigore che pone nella sua ricerca musicale.
Album della settimana.
Track Listing
The Dreamers; Origami Playground; Vortex; La Figurazione delle Cose Invisibili; Like Passing Waters; Life Story; Vincent's Room; Where Angels Fear to Tread.
Personnel
Additional Instrumentation
Ferdinando Romano played doublebass, synth, samples, modular synthetizers, field recordings. Elias Stemeseder played piano, synthesizers and samples; Federico Calcagno played clarinet and bass clarinet; Evita Polidoro played drums. The album features Christine Ott on Ondes Martenot on La Figurazione delle Cose Invisibili.
Album information
Title: Invisible Painters | Year Released: 2023 | Record Label: Jam/UnJam - Universal Music
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About Ferdinando Romano
Instrument: Bass
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