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Max Andrzejewski: Hutte

By AAJ Italy Staff
March 7, 2013
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L'ottimo approccio angolare della iniziale "Mai" ricorda subito lo spirito ribelle ed iconoclasta di Thelonious Monk e il bell'assolo di Tobias Hoffmann ci porta dalle parti del McLaughlin di Extrapolation. Sensazione che viene confermata dall'ascolto dei successivi nove brani, forse anche a causa della strumentazione che sostanzialmente duplica proprio quella di quell'album eccellente, una delle cose migliori espresse in assoluto dal jazz europeo.

Ovviamente sono passati tanti anni (Extrapolation venne registrato a Londra a metà del mese di gennaio del 1969, poche settimane prima che McLaughlin partisse per New York, per raggiungere Tony Williams che lo voleva nel suo nuovo gruppo) e quindi molte cose sono cambiate nel frattempo. E questi cambiamenti li ritroviamo ampiamente nella musica di questo quartetto guidato dal batterista Max Andrzejewski, ma la sensazione di apparentamento rimane ben presente.

Non mancano sezioni sperimentali, rarefatte e dense di riflessioni. I quattro musicisti dimostrano grande dimestichezza coi loro strumenti e sanno suonare assieme in maniera encomiabile, sostenendosi a vicenda e prendendo assoli carichi di idee, sempre ben inserite nel flusso della musica. Il disco è stato registrato a Berlino nel mese di luglio del 2011. Chissà se pioveva...

Track Listing

01. Mai; 02. Der Bagger; 03. Monokel Blues; 04. Du guckst fern (und ich schreibe Lieder); 05. Piff; 06. Veilchen im Gesicht; 07. Medi; 08. Countryman; 09. Surf; 10. Zitterhymne.

Personnel

Johannes Schleiermacher

saxophone

Johannes Schleiermacher (sax); Tobias Hoffmann (chitarra); Andreas Lang (basso); Max Andrzejewski (batteria).

Album information

Title: Hutte | Year Released: 2013 | Record Label: Unit Records

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