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J.A. Granelli: Homing
Con questo gruppo denominato ‘Mr. Lucky’ il giovane Granelli aveva già dato ampi segnali di voler sfumare la malinconia del blues e la dolcezza del country con il drive del jazz modernissimo. I due precedenti album si chiamano El Oh El Ay (uscito nel 2001) e Gigantic (uscito nel 2003) e sono entrambi da ascoltare. Diciamo subito che con questo bellissimo Homing il bassista ci riporta sul luogo del delitto. Sono cambiati in parte i protagonisti: non ci sono più David Tronzo e Jamie Saft (che erano presenti in entrambi gli album precedenti). Al loro posto troviamo invece due chitarristi: il ben noto Brad Shepik e il giovane Gerald Menke impegnato alla pedal steel guitar in quattro brani. Nate Shaw è all’organo e al piano elettrico, Mike Sarin è alla batteria e forma una fantastica coppia ritmica con il basso di J.A. Granelli, pronti a cancellare qualsiasi timore di sdolcinatezze che potrebbero subentrare nell’approccio a certi profumi che sanno di campagna.
Brad Shepik è superlativo e si lascia andare ad assoli più dilatati del solito, dimostrando di avere una eccellente padronanza del linguaggio derivato dal rock, senza mai dimenticare le raffinatezze del jazz e della musica profumata d’oriente che spesso si è trovato a frequentare coi suoi gruppi. Anche se qui sapientemente si appoggia soprattutto sul linguaggio del blues riveduto e corretto sulla base della sensibilità jazzistica. Già nel primo brano, ben sostenuto dalla propulsione dell’organo di Shaw e dalla batteria incalzante di Sarin, snocciola un meraviglioso assolo che mischia le intuizioni armoniche di Bill Frisell con l’energia di Nels Cline. Anche Gerald Menke si presenta in gran spolvero e le sue liquide scorribande con la pedal steel fanno riemergere vecchi sogni di integrazione fra generi che avevano affascinato Ry Cooder, Jerry Garcia e i New Riders of The Purple Sage. Nate Shaw è perfetto a tessere le trame magiche dell’organo che sono una delle caratteristiche timbriche più avvertibili di questo miscuglio psicotico dove l’apporto del collettivo è sempre superiore alla somma delle singole componenti.
L’approccio è deliziosamente emozionale, si vanno a cercare le radici della propria storia, si toccano con mano le rughe dell’esperienza. Non ci sono cosmetici impegnati a coprire i segni del tempo, non ci sono interventi di plastica estetica che cercano di ricreare un ordine fasullo. Tutto è rimasto immutato, tutto riflette lo scorrere del tempo, senza orpelli aggiuntivi. Questa intima essenza del nostro sentire comune sembra essere lì da sempre, sotto la polvere. Basta andarsela a cercare. E questo deve essere l’imperativo di base per un ritorno a casa che profuma di iniziazione ai riti della vita.
Track Listing
Fortunate Son; Lazy Eye; Hope for Junior; Happy Pt. 3 (Lana); Long Hair; Torso; Sum Song (Gil); My True Love; The Row Boat Stomp (Lola).
Personnel
J. A. Granelli
bassJ.A. Granelli: bass (2,3,5,6,8,9), piccolo bass (1,4,7); Brad Shepik: guitar; Nate Shaw: B3 organ, Fender Rhodes (6,9); Mike Sarin: drums; Gerald Menke: steel guitar (2,3,4,8).
Album information
Title: Homing | Year Released: 2006 | Record Label: Love Slave Records
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