Home » Articoli » Album Review » Michael Schiefel - Carsten Daerr - Miklòs Lukacs - Matya...

Michael Schiefel - Carsten Daerr - Miklòs Lukacs - Matyas Szandai: Gondellied in the Sahara

By

Sign in to view read count
Michael Schiefel - Carsten Daerr - Miklòs Lukacs - Matyas Szandai: Gondellied in the Sahara
E' una voce giovane, che sembra di un ragazzino, quella che fuoriesce dalle tracce di Gondellied in the Sahara. Ha un effetto alquanto straniante l'"eterodossa" intonazione canora di Michael Schiefel, che ha una funzione sia narrativa (testo) che strumentale (gorgoglii, vocalizzi).

La musica tende costantemente a volare - o meglio navigare - su umori di fantasie colorate. Sono completamente assenti i fiati con la loro presenza sonora fisica e spaziale. E' assente una vera e propria struttura ritmica, solida e definita.

Ecco quindi che il concetto di "tempo" musicale non è più perfettamente lineare, ma assume una funzione prettamente "ideale" e "spezzata". Non più kronos quindi.

Con grande semplicità si materializzano i desideri degli autori, evidenti dall'ascolto di "Boys Don't Cry" dei Cure, vissuta con molta probabilità come uno degli ascolti dell'adolescenza. (Beata) ingenuità. Il brano originario possedeva una struttura semplice, meccanica e ordinata dalle regole metronomiche del rock. La versione qui presentata è un lamento malinconico senza tensione drammatica. Pare proprio che i musicisti jazz cerchino, con crescente frequenza, rifugio e sicurezza nelle solide strutture del rock, e finiscano poi con svogliatezza ed indolenza a reintepretare quei brani che ascoltano "i giovani". E' ancora l'impronta del Novecento, inteso come secolo della nascita della storiografia, della musicologia, dei rifacimenti, degli abbellimenti, delle "rivisitazioni" delle arti precedenti.

Ecco allora che il "Praliudium No. 3" di Bach diventa uno scherzo in cui la voce sorseggia e sputa la melodia, in cui le forme del pianoforte di Carsten Daerr prendono vita direttamente dal cantato, immerso in una foresta dysneiana.

Foresta di ingenuo straniamento improvvisativo che prosegue in "Baby Levi," e si interrompe nel successivo brano "Out of Nowhere," dove ancora il piano è protagonista, in una traccia che spezza l'armonia del resto dell'album. "Gondiellied" procede cautamente tra le intensità classiche (un altro tema dal repertorio di Mendelssohn) e le confusioni ritmiche del contrabbasso di Matyas Szandai: i due strumenti si attendono reciprocamente, con calma e intelligenza.

Visita i siti di Michael Schiefel, Carsten Daerr, e Matyas Szandai.

Track Listing

01. Manila (C.Daerr); 02. Tea in the Sahara (G.Matthew); 03.Talk To Me; 04. Praludium no. 3 (J.S.Bach) ; 05. Standard Without Words (F.Mendelssonhn); 06. Baby Levi (M.Schiefel/C.Daerr); 07. Out of Nowhere; 08. Gordon Matthew (C.Daerr); 09. Dunes On Piazza San Marco; 10. Gondellied (F.Mendelssonhn); 11. Boys Don't Cry (M.Dempsey/R.Smith/L.Tolhurst); 12. Kinderstuck (F.Mendelssonhn) Tutti i brani sono di M.Schiefel/C.Daerr/M.Lukacs/M.Szandai eccetto altrove indicato.

Personnel

Michael Schiefel (voce; elettroniche); Carsten Daerr (piano, organo); Miklos Lukacs (cimbali); Matyas Szandai (contrabbasso).

Album information

Title: Gondellied in the Sahara | Year Released: 2011 | Record Label: BMC Music


< Previous
Three Stories

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

New Start
Tom Kennedy
A Jazz Story
Cuareim Quartet
8 Concepts of Tango
Hakon Skogstad

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.