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Anthony Braxton, Derek Bailey: First Duo Concert
BySi erano conosciuti pochi anni prima, sempre a Londra e nel 1973 il chitarrista inglese era comparso come ospite in un concerto parigino del quartetto di Braxton. Qui, invece, si fronteggiano ad "armi pari."
Alcune evidenti differenze tra un approccio all'improvvisazione africano-americano post-coltraniano e uno europeo sono subito messe sul tavolo, con i due artisti che onestamente sin dalle prove del giorno precedente dichiarano cosa "non" vorranno dal duo.
Chi conosce, anche non troppo nel dettaglio, l'indole e la storia dei due musicisti non si stupirà nell'apprendere che Bailey dichiara subito di non volere eseguire all'unisono composizioni scritte, mentre Braxton risponde con un rifiuto all'improvvisazione totale.
Il compromesso, elemento naturale del suonare insieme, sia esso dichiarato o meno, è di improvvisare all'interno di aree predeterminate, in termini di tipologia di suoni da utilizzare. Due aree, una nella prima parte del concerto, una nella seconda, sono riservate a interventi solisti.
Questo porta a una dialettica sempre in movimento tra le traiettorie di Braxton, spesso attraversate da un lirismo guizzante e acidulo, e quelle di Bailey, al solito più strappate e abrasive, creando una varietà davvero stimolante di combinazioni e densità sonore.
Questo incontro tra Braxton e Bailey (il primo al tempo nemmeno trentenne, il secondo già che quarantenne) è un piccolo classico di quella stagione creativa, non a caso già ristampato in CD negli anni Novanta e ora nuovamente disponibile.
Due mondi espressivi che si sovrappongono, dando vita a riflessi e bagliori sempre cangianti (alcuni meravigliosi, altri meno riusciti) sono una ricchezza che chi frequenta queste scene probabilmente già ben conosce o non fatica a apprezzare.
A chi scrive di musica però spesso interessa provare anche a stimolare l'ascolto di lavori come questo presso nuovi ascoltatori e non sempre è facile uscire dai riferimenti più storicizzati per dare conto delle tante potenzialità che questi mondi sonori offrono a un'attenzione fresca.
Ecco dunque che ci sta di spendere un paragrafo in più per ricordare che un disco come First Duo Concert sia infatti oltre a un'esperienza estetica in grado di attivare connessioni e sensibilità, anche un formidabile strumento di dialettica umana e artistica, un piccolo manuale di utili pratiche e convenzioni per costruire senso relazionale attraverso i suoni. Anche quando questo non avviene in modo evidente (o magari non avviene proprio, capita eh), ne vale la pena.
Track Listing
The First Set - Area 1; The First Set - Area 2; The First Set - Area 3 (Open); The First Set - Area 4 (Solo); The First Set - Area 5; The First Set - Area 6; The Second Set - Area 7; The Second Set - Area 8; The Second Set - Area 9 (Solo); The Second Set - Area 10; The Second Set - Area 11 (Open); The Second Set - Area 12.
Personnel
Anthony Braxton
woodwindsAnthony Braxton: flauto, clarinetti, sax sopranino e contralto; Derek Bailey: chitarre.
Album information
Title: First Duo Concert | Year Released: 2016 | Record Label: Emanem
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About Anthony Braxton
Instrument: Woodwinds
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