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Enrico Rava: The Complete Remastered Recordings on Black Saint & Soul Note

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Arriva nei negozi la prima retrospettiva (sia pur parziale) dedicata a Enrico Rava.

Gliela dedica la CAM Jazz (che come si sa ha rilevato lo storico catalogo Soul Note e Black Saint) con un box contenente le incisioni che il trombettista siglò a suo nome per l'etichetta milanese.

Cinque dischi (riprodotti nel loro artwork originale) che coprono un arco temporale di circa vent'anni, dal '76 al '94 (anche se per dovere di precisione va specificato che il primo disco del lotto, il famoso Il giro del giorno in 80 mondi, fu inciso nel '72 per la Fonit Cetra e poi ristampato nella collana Black Saint con copertina diversa, quella dal sapore un po' "felliniano" più nota al grande pubblico) e che restituiscono sia pur in maniera parziale l'immagine di un Rava alla continua ricerca del belcanto, unita ad una palpabile tensione sotterranea.

Il giro del giorno in 80 mondi

Black Saint

Valutazione: 3,5 stelle

Quando poco più che trentenne incise Il giro del giorno in 80 mondi, primo LP da leader ispirato al libro di Julius Cortazar, (pagine a cavallo tra album e diario segreto, che raccoglie in una sola opera tutti i temi e gli amori dello scrittore argentino: il jazz, i gatti, la letteratura surrealista francese, la box) il trombettista era appena tornato da New York, la città che più di tutte esprimeva l'ansia di rinnovamento culturale e sociale di quegli anni. Il disco risente di quell'atmosfera un po' freak tipica degli anni '70.

La formula è delle più semplici ma centra il bersaglio: brani dalla struttura molto semplice, con la chitarra a descrivere riffs sorretta nel lavoro espressivo da un basso e da una batteria impeccabili (si ascolti il walking di Marcello Melis) si schiudono ad improvvise aperture free. Rava mostra già il "suo" suono (che con l'andare del tempo a dire il vero si sarebbe un po' cristallizzato) e l'infatuazione per il mondo latino scoperto durante una tournée al seguito di Steve Lacy ("Back to the sun," Olhos de Gato").

Andanada

Soul Note

Valutazione: 3,5 stelle

Dal '72 si salta a piè pari all'83. Premesso che in undici anni molte cose sono successe (i dischi "latini" alla maniera di Gato (Quotation Mark, Pupa o Crisalide) quelli ECM con John Abercrombie e Roswell Rudd - bellissimi - e quelli altrettanto belli con Franco D'Andrea (Ah e Opening Nights), il trittico anni '80 si apre con Andanada che ci restituisce un Rava al suo meglio. Assenti quasi del tutto le atmosfere oniriche cara al Nostro, Andanada è un disco sanguigno, con i fiati (al tenore un giovanissimo e coltraniano Pietro Tonolo) rivolti al jazz più avanzato. La session si sviluppa in torride e suggestive spirali ellittiche, grazie anche al tocco libertario di Franco D'Andrea e al propulsivo lavoro della ritmica (un elastico Giovanni Tommaso al basso elettrico e Bruce Ditmas).

String Band

Soul Note

Valutazione: 2 stelle

Dell'anno successivo è String Band, il disco più controverso del lotto. Rava insegue il sogno di realizzare un disco con gli archi, alla stregua di Charlie Parker, assembla una band con musicisti che tutti vorrebbero in quel momento (Nanà Vasconcelos, Tony Oxley) ma tutto funziona male. Già il titolo è fuorviante: ci si aspetterebbe una presenza di primo piano degli archi, invece rimangono sullo sfondo, utilizzati per commenti zuccherosi e scontati. La voce di Nanà è posticcia e si sente, la chitarra (un Augusto Mancinelli che poi si rifarà in Secrets) è fuori contesto nelle sue aderenze rock-fusion, il suono non si amalgama. Per il resto, è il classico disco di Rava con temi latini di grande comunicabilità. Copertina di Altan.

Secrets

Soul Note

Valutazione: 4 stelle

E veniamo a Secrets (1987), uno dei dischi più intensi del trombettista (un'occasione per ascoltarlo, visto che era da tempo fuori dal mercato). Una panoramica a 360° delle esperienze condotte fino ad allora, che si apre con il bruciante squarcio espressivo del brano dedicato ad Ornette, e che si srotola via via in un inesauribile flusso creativo, tra melodici ostinati, dissonanze, dialoghi collettivi ed improvvise esplosioni di groove fomentate da una ritmica affiatata (Furio Di Castri e Bruce Ditmas). Accanto al leader, l'eccellente Augusto Mancinelli che trova il suono giusto e dirige e ispira ogni cambio di atmosfera e John Taylor che coniuga lirismo e spigolosità. Il brano che dà il titolo all'album e "Tomo y recuerdo" le pagine più intense.

Electric Five

Soul Note

Valutazione: 4 stelle

Del '94 è invece l'ultimo capitolo di questo lotto. In quello che fu il disco d'esordio degli Electric Five, Rava rilegge Miles (quanta ricchezza di emozioni nascoste in queste interpretazioni...) e sè stesso pescando nel repertorio dei dischi ECM. Sull'intenso tessuto ritmico creato da Giovanni Maier e U.T.Ghandi, dalle chitarre di Domenico Caliri e Roberto Cecchetto, e sostenuto dal controcanto di Gianluigi Trovesi al contralto e al clarone, Rava crea delle atmosfere di grande efficacia, sulle quali si staglia nitida e intensa la tromba. Tra tanghi sbilenchi, accenti free rock e l'immancabile sogno felliniano ("La strada") Rava realizza uno dei dischi più intensi degli anni '90. Non prima però di aver scritto altre pagine che hanno fatto storia, quali Rava l'Opera va e Bella.

Elenco dei brani:

Il giro del giorno in 80 mondi:

01 CT's dance; 02. Back to the sun; 03. Xanadu; 04. Attica; 05. Il giro del giorno in 80 mondi; 06. To start with; 07. Olhos de Gato

Composizioni di Enrico Rava tranne tit. VII di Carla Bley

Andanada:

01 Bowey dance; 02. Lost and found; 03. Rapshody in blue; 04. Traveling light; 05. Andanada; 06. On Stage; 07. Bums; 08. Theme from Juliet of the spirits

Composizioni di Enrico Rava tranne tit. VIII di Nino Rota

String Band:

01 Verde que eu te quero ver; 02. String band; 03. Operetta; 04. A note is a note; 05. Still life; 06. Charanà; 07. More from Giulietta; 08. Sensatez

Composizioni di Enrico Rava tranne tit I di Nana Vasconcelos e VII di Nino Rota

Secrets:

01 Cornette; 02. Secrets; 03. Da Silva; 04. Holiday for strings; 05. Tomo y recuerdo; 06. Planet earth; 07. Monky tonk

Composizioni di Enrico Rava tranne tit. IV di David Rose/Sammy Gallop

Electric Five:

01 Da Silva; 02. Fragile; 03. The fearless five; 04. Lavori casalinghi; 05. Milestones; 06. Overboard; 07. La strada; 08. Fefè; 09. Satie for two; 10. Lady Orlando; 11. Boplicity

Composizioni di Enrico Rava tranne tit. V di Miles Davis, VII di Nino Rota, XI di Cleo Henry

Musicisti:

Il giro del giorno in 80 mondi:

Enrico Rava (tromba); Bruce Johnson (chitarra); Marcello Melis (contrabbasso); Chip White (batteria)

Andanada:

Enrico Rava (tromba, flicorno); Pietro Tonolo (tenore); Franco D'Andrea (piano); Giovanni Tommaso (basso elettrico); Bruce Ditmas (batteria)

String Band:

Enrico Rava (tromba, flicorno); Augusto Mancinelli (chitarra); Giovanni Tommaso (contrabbasso), Tony Oxley (batteria); Nana Vasconcelos (voce, berimbau); Roberto Marchio, Alberto Stagnoli, Gabriella Guida, Bernardino Penazzi (strings)

Secrets:

Enrico Rava (tromba, flicorno); Augusto Mancinelli (chitarra); John Taylor (piano); Furio Di Castri (contrabbasso); Bruce Ditmas (batteria)

Electric Five:

Enrico Rava (tromba, flicorno); Domenico Caliri, Roberto Cecchetto (chitarre); Giovanni Maier (contrabbasso); UT Ghandi (batteria).

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