Home » Articoli » Live Review » Elliott Sharp

Elliott Sharp

By

View read count
Area Sismica - Forlì - 12.10.2012

Tra i protagonisti della scena downtown newyorkese degli anni '80, Elliott Sharp ha una notorietà che si è estesa anche al di fuori dei confini di quella scena, grazie soprattutto al progetto Terraplane, che vede la presenza anche di Eric Mingus, con il quale reinterpreta la tradizione blues.

Sharp - oltre ad essere un polistrumentista e a frequentare generi musicali disparati, dal jazz alla musica contemporanea, dal rock al blues, dal noise all'elettronica - è uno di quei musicisti poliedrici i cui interessi e la cui attività spaziano dalla pura improvvisazione alla composizione strutturata e basata su complessi concetti matematici.

In questo concerto abbiamo avuto modo di apprezzare Sharp nella veste di esecutore/improvvisatore, dedito interamente ad un solo strumento: la chitarra acustica (con l'aggiunta di qualche sporadico loop), con le sue risorse, le sue possibilità ed i suoi limiti.

La prima parte della performance è stata occupata interamente dall'esecuzione di una delle composizioni di Sharp, "Momentum Anomaly": un lungo excursus nel mondo sonoro tipico del musicista, che lasciava quindi ampio spazio all'improvvisazione e alla creazione istantanea. Sharp ha costruito fraseggi fondati sugli elementi timbrici peculiari dello strumento, in particolare gli armonici, piuttosto che su linee melodiche o armoniche. La cifra di questa musica è dunque l'enfatizzazione delle sfumature anche minime ottenibili dal metallo e dal legno di una semplice chitarra acustica.

L'effetto è stato quello di un paesaggio sonoro familiare, ma piegato e filtrato dall'immaginario sonoro dell'autore, con un gradiente emotivo sospeso fra l'intimo e lo straniante, il familiare e l'ignoto.

Nella seconda parte del concerto Sharp ha eseguito altre due sue composizioni: un omaggio a Thelonious Monk e "Velocity of Hue".

L'aspetto più riuscito del primo è stato la buona integrazione fra le forme armoniche e tematiche di Monk e le parafrasi e gli sviluppi di Sharp, nel pieno rispetto dello stile dei due.

"Velocity of Hue" è stata una cavalcata nella tradizione folk americana con il recupero del suono più cristallino, ricco e caldo della chitarra acustica. Un vero omaggio alla chitarra acustica del folk acustico e nel blues americano, ma sempre nello stile di Sharp.

Foto di Claudio Casanova.

Ulteriori immagini di questo concerto sono disponibili nella galleria ad esso dedicata.

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.