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Dizionario del Pop-Rock
ByA cura di Enzo Gentile e Alberto Tonti
Zanichelli Editore - Pagine 1896 - Euro 33
Oltre ad avere cambiato radicalmente il paesaggio sonoro del '900, la popular music ha ormai acquisito pieno status d'arte nonché la dovuta attenzione nel campo della ricerca storico-musicologica. A fornircene un quadro aggiornato provvede la nuova edizione dell'opera in esame, curata da Enzo Gentile ed Alberto Tonti. Frutto di un meticoloso lavoro di ricerca, il "Dizionario del Pop-Rock" è un libro imperdibile che abbina alla competenza degli autori una prosa chiara ed incisiva.
Attraverso agili schede viene fornita al lettore una mole monumentale di dati che vanno dalla biografia dei musicisti alle recensioni dei dischi. Pur privilegiando il rock, l'indagine viene estesa a vari linguaggi che hanno plasmato la nostra contemporaneità musicale: blues, soul, bossa nova, rhythm and blues, funk, reggae, world music, punk, new wave, disco, techno, rap, ska, country. Sono musiche dal forte impatto sociale, che hanno aiutato a decifrare le profonde trasformazioni della nostra società.
Ambizioso nel suo intento, questo dizionario ha il merito di non concentrarsi sul panorama anglo-americano. Con grande lungimiranza gli autori hanno colmato una lacuna della saggistica d'oltreoceano, dando spazio ai protagonisti più noti e non (Piero Ciampi su tutti) del nostro panorama musicale. . Trattandosi di un progetto di così ampio respiro, le omissioni di artisti importanti erano inevitabili ma è doveroso segnalarle: Milton Nascimento, Gal Costa, Astrud Gilberto, Toninho Horta, Marcos Valle per la musica brasiliana. Si prosegue con gli africani King Sunny Adé, Manu Dibango, Salif Keita fino agli italiani Bruno Martino, Napoli Centrale, Goblin. Mancano pure le schede di Charley Patton, Fontella Bass, Bill Withers, Gino Vannelli, Sugarhill Gang, Nicolette Larson, Quincy Jones. Quest'ultimo viene citato solo come produttore di Michael Jackson e non come straordinario autore di Big Band Bossa Nova e The Dude.
Destano perplessità le due stellette di valutazione ad alcuni grandi dischi degli anni '70: i primi tre degli Chic, E.W.F. e Last Days and Time degli Earth Wind And Fire, Person to Person e Soul Searching della Average White Band. Parimenti ingeneroso è il giudizio sui notevoli Soul II Soul, specie se raffrontato a quello più magnanimo per alcune opere di Carla Bruni, Duran Duran, Gotan Project, Jennifer Lopez, Ricky Martin. Sempre a proposito della dance di gran classe compare l'ottimo Luther Vandross ma non i Change e Firefly, unici gruppi italiani del genere a tener testa alle formazioni statunitensi.
Ma considerato nell'insieme è un testo esaustivo, da tenere sempre a portata di mano come strumento di consultazione. Ad impreziosire il tutto un DVD-Rom per integrare con la multimedialità il tradizionale medium cartaceo. Come ciliegina sulla torta, una ben documentata prefazione di Carlo Verdone.
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