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Phil Miller - In Cahoots: Conspiracy Theories

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Phil Miller - In Cahoots: Conspiracy Theories
Il chitarrista Phil Miller con il suo gruppo In Cahoots è l'unico musicista della cosiddetta scuola di Canterbury ad aver mantenuto una certa regolarità nella sua produzione (sia pure con una visibilità non sempre ottimale), finendo per rappresentare con la sua continuità l'ideale incarnazione di tutto quel filone musicale che lo ha visto tra i protagonisti fin dall'inizio, e nonostante la chitarra non sia mai stata uno degli strumenti principali del genere.

L'avventura musicale con il suo gruppo In Cahoots dura ormai da 25 anni, e nel tempo ha visto avvicendarsi tra i suoi membri altri nomi illustri canterburyani come Hugh Hopper, Elton Dean e Pip Pyle. Anche questo suo ultimo lavoro, il primo per la Moonjune Records, contribuisce alla continuità mescolando volti vecchi e nuovi per una serie di formazioni che vanno dal quintetto alla band di undici elementi. Il quartetto di base è formato, in aggiunta al chitarrista, dal batterista Mark Fletcher (che ha sostituito Pip Pyle già dal precedente All That), il tastierista Pete Lemer e il bassista Fred Baker, già al fianco di Miller da parecchi anni. Ad essi si aggiungono via via i fiati, a cominciare da Didier Malherbe (prima delle vecchie conoscenze ritrovate nel lineup) impegnato al sax soprano, flauto, doudouk e ocarina, per continuare con la coppia costituita dai giovani Simon Picard e Simon Finch, rispettivamente al sax tenore e alla tromba, e con il supporto ulteriore in alcuni brani del trombone di Annie Whitehead, altra veterana. Fanno inoltre una brevissima comparsa, quasi impercettibile, anche Richard Sinclair al basso, Barbara Gaskin alla voce, Dave Stewart alle percussioni, e Doug Boyle (ex Caravan) alla chitarra.

La musica di Miller si è evoluta nel tempo verso una forma sempre più strutturata, cercando di integrare le improvvisazioni dei solisti nelle complesse armonie delle composizioni, alla ricerca di un equilibrio non sempre pienamente raggiunto; ma questo Conspiracy Theories dimostra la piena maturità raggiunta dal Miller compositore, con le improvvisazioni che si sviluppano naturalmente dai temi melodici anche su ritmi complessi, mantenendo allo stesso tempo leggerezza e rigore nel disco forse più jazzistico della sua produzione.

Ampio spazio è lasciato a tutti i musicisti; ottimi gli assoli di Malherbe al soprano e della Whitehead al trombone, ma anche i giovani Picard e Finch lasciano una impressione più che positiva. Pochi invece gli assoli del leader, che si concentra sull'attività di compositore e arrangiatore, e per la maggior parte del tempo si limita ad accompagnare, ma quei pochi lasciano il segno, improntati a uno stile personale e graffiante, dal fraseggio più simile a uno strumento a fiato.

Probabilmente il lavoro migliore firmato finora dal chitarrista, completo ed equilibrato, da consigliare anche come ottimo esempio di jazz moderno fuori dagli schemi.

Track Listing

Conspiracy Theories; Press Find Enter; Flashpoint; 5's and 7's; End of the Line; Freudian Triode; Orinaca; Crackpot; Lydiotic.

Personnel

Phil Miller
guitar

Phil Miller: guitar and synth guitar; Pete Lemer: keyboards; Fred Baker: bass; Mark Fletcher: drums; Simon Picard: tenor sax; Simon Finch: trumpet, flugelhorn; Annie Whitehead: trombone; Didier Malherbe: soprano sax, flute, doudouk, ocarina; Doug Boyle: guitar; Dave Stewart: tuned percussion; Richard Sinclair: bass.

Album information

Title: Conspiracy Theories | Year Released: 2007 | Record Label: Moonjune Records

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