Jason Roebke Octet: Cinema Spiral
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La spirale del cinema a cui Jason Roebke si riferisce in questa seconda registrazione con il suo affiatato ottetto porta l'impronta di Alfred Hitchcock, con assonanze che rimandano a Vertigo, sia nel titolo che nel tema musicale che apre il CD e lo percorre tutto, ripresentandosi in altri brani e dando un carattere fortemente unitario al lavoro. Una variazione sul tema di Bernard Herrmann, evidente nel disegno affidato al vibrafono di Jason Adasiewicz, ma pure nel clima generale del brano che apre il CD, "Looking Directly into the Camera."
Un'ulteriore associazione di idee ci evoca Ran Blake e la sua profonda sintonia con il cinema e con lo stesso Hitchcock: ricordiamo uno degli album più significativi della sua produzione, intitolato appunto Vertigo, che conteneva una suite dedicata a quel capolavoro. La musica che Roebke propone non ha certo bisogno del sostegno programmatico di un tema esterno, ma tale connessione in questo caso è sentita e sviluppata come elemento di rilievo e significante. Come nel caso di Blake, appunto.
In generale il carattere che percorre lo svolgimento musicale è quello del cinema noir, con i suoi contrasti di luce e ombra espressi dall'ampia gamma timbrica dell'organico strumentale, lo stridore di episodi accostati con gusto della sorpresa, gli spiazzamenti, la presenza di quel senso di minaccia incombente che la musica esprime così bene in quelle pellicole.
L'ottetto è lo stesso che Roebke aveva utilizzato per la registrazione dell'album precedente, High/Red/Center: una rosa di ottimi musicisti che hanno base nell'area di Chicago, che si conoscono in modo profondamente empatico per la frequenza delle collaborazioni incrociate, in varie combinazioni e con leader che si avvicendano. Dunque nel corso dell'ascolto le parti scritte e quelle improvvisate si presentano con la stessa pregnanza, si alimentano a vicenda con esiti pregevoli. Si tratta senza dubbio di un insieme strumentale al vertice del panorama odierno, in grado di esprimere una vasta gamma di colori e umori.
In questa ampia tavolozza, segnaliamo la rilassatezza sospesa della ballad "For a Moment," con la tromba di Josh Berman, il magma orchestrale improvvisato di "People Laughing," da cui scaturiscono di volta in volta deliziosi e contrastanti episodi cameristici affidati a organici ridotti, la capacità di dare vita ad atmosfere sospese, inquietanti e molto articolate, diffuse in tutto l'album. Bella colonna sonora di un film diretto in modo magistrale da Roebke, che possiamo immaginare con risvolti sempre differenti, sempre densi di sorprese.
Un'ulteriore associazione di idee ci evoca Ran Blake e la sua profonda sintonia con il cinema e con lo stesso Hitchcock: ricordiamo uno degli album più significativi della sua produzione, intitolato appunto Vertigo, che conteneva una suite dedicata a quel capolavoro. La musica che Roebke propone non ha certo bisogno del sostegno programmatico di un tema esterno, ma tale connessione in questo caso è sentita e sviluppata come elemento di rilievo e significante. Come nel caso di Blake, appunto.
In generale il carattere che percorre lo svolgimento musicale è quello del cinema noir, con i suoi contrasti di luce e ombra espressi dall'ampia gamma timbrica dell'organico strumentale, lo stridore di episodi accostati con gusto della sorpresa, gli spiazzamenti, la presenza di quel senso di minaccia incombente che la musica esprime così bene in quelle pellicole.
L'ottetto è lo stesso che Roebke aveva utilizzato per la registrazione dell'album precedente, High/Red/Center: una rosa di ottimi musicisti che hanno base nell'area di Chicago, che si conoscono in modo profondamente empatico per la frequenza delle collaborazioni incrociate, in varie combinazioni e con leader che si avvicendano. Dunque nel corso dell'ascolto le parti scritte e quelle improvvisate si presentano con la stessa pregnanza, si alimentano a vicenda con esiti pregevoli. Si tratta senza dubbio di un insieme strumentale al vertice del panorama odierno, in grado di esprimere una vasta gamma di colori e umori.
In questa ampia tavolozza, segnaliamo la rilassatezza sospesa della ballad "For a Moment," con la tromba di Josh Berman, il magma orchestrale improvvisato di "People Laughing," da cui scaturiscono di volta in volta deliziosi e contrastanti episodi cameristici affidati a organici ridotti, la capacità di dare vita ad atmosfere sospese, inquietanti e molto articolate, diffuse in tutto l'album. Bella colonna sonora di un film diretto in modo magistrale da Roebke, che possiamo immaginare con risvolti sempre differenti, sempre densi di sorprese.
Track Listing
Looking Directly into the Camera; Focusing; For a Moment; Getting High; People Laughing; Waiting; L'acmé.
Personnel
Greg Ward: sassofono (alto); Keefe Jackson: sassofono (tenore, sopranino), clarinetto contrabbasso; Jason Stein: clarinetto basso; Josh Berman: tromba; Jeb Bishop: trombone; Jason Adasiewicz: vibrafono; Jason Roebke: contrabbasso; Mike Reed: batteria.
Album information
Title: Cinema Spiral | Year Released: 2017 | Record Label: NoBusiness Records
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