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Tristan Honsinger - Massimo Simonini: Call Me Us

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Tristan Honsinger - Massimo Simonini: Call Me Us
Il raccolto e restaurato teatro Petrella di Longiano è solito ospitare prove e anteprime di mirati spettacoli teatrali. In questo caso, il 16 e 17 luglio 2003, ha costituito il bozzolo avvolgente che ha favorito la gestazione creativa del duo Honsinger-Simonini. Non è facile, e forse nemmeno giusto, tentare di descrivere che cosa succede in questo CD: un unicum, una testimonianza di una specifica collaborazione fra due protagonisti della più rigorosa sperimentazione sviluppatasi nell'ultimo ventennio in ambito bolognese, legati fra loro dalla partecipazione ad altri contesti musicali e da grande rispetto reciproco.

Gli autori evitano di ricorrere a codici prestabiliti e di collocarsi all'interno di un genere musicale riconoscilbile. Ovviamente la loro musica non si può definire jazz, rock, New Age, Punk... Non si tratta di improvvisazione radicale, che vanta ormai una sua esperienza pluridecennale, avendo messo a punto un suo sistema di procedimenti musicali, e neppure di musica contemporanea, nel senso riferibile alla lunga tradizione compositiva d'autore.

Indubbiamente ci troviamo di fronte ad una musica improvvisata che mette in campo vari mezzi, strumentali e vocali, acustici e moderatamente elettronici. Sul materiale inciso nei due giorni sono stati poi operati una selezione e un montaggio, che hanno conferito una struttura e un senso logico ai singoli brani. Si è così materializzato un percorso senza rilevanti scossoni e solo apparentemente occasionale, senza una parabola narrativa finalizzata.

Uno dei modi per potersi addentrare in questo percorso è quello di porre attenzione alla relazione fra i testi, brevi, frammentati, disimpegnati e gli spunti musicali, tramati dal violoncello imprevedibile di Honsinger, ora caustico ora lirico, e dagli esperti interventi su dischi e nastri, prevalentemente di musica classica, da parte di Simonini. Un'evidente teatralità emerge inoltre nei timbri delle voci: quella piatta, sognante, distaccata dell'emiliano ed ancor più quella asciutta, più dinamica e drammatizzata dello statunitense (in realtà cittadino del mondo, attualmente residente a Trieste).

Quello che prevale in questo dialogo pigro e divagante, chiuso in una privatezza estenuata, è un atteggiamento volutamente neutro e possibilista, condito di una sorta di autoironia e di disillusione. Oltre a qualsiasi luogo comune, i due evitano la retorica e la ridondanza, qualsiasi affermazione decisa o atto eroico. Direi quindi che si potrebbe parlare di un'improvvisazione fatta di gesti minimali, istantaneamente autobiografici, di una sperimentazione autoreferenziale, che non pretende di essere condivisa da chiunque o di comunicare un profondo messaggio universale. Ciò non toglie che l'ascoltatore disponibile e ricettivo possa cogliere momenti veramente godibili ed intriganti.

Visita il sito di Tristan Honsinger.

Personnel

Album information

Title: Call Me Us | Year Released: 2009 | Record Label: Instant Composers Pool

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