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Robotnik: Brodo

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Robotnik: Brodo
Atipico progetto di improvvisazione "suggestionata". I musicisti, nel momento di avvicinarsi all'improvvisazione, stanno ascoltando in cuffia altri brani. Queste tracce indicheranno agli esecutori metriche, armonie e mood dei nuovi brani da eseguire. I primi rappresentano quindi una sorta di "Direttore d'orchestra segreto".

Ricordiamo qui che un'idea similare riuscì a coinvolgere ad inizio secolo varie esperienze e musicisti attorno al gruppo artistico ed etichetta Cane CapoVolto con il progetto "Macchina disorganizzata". In quel caso le tracce guida, però, venivano ascoltate anche dal pubblico e la scelta era rigorosamente casuale (sul lettore veniva impostata la funzione random). Anche in questo caso si tratta di un collettivo di improvvisatori (oltre ai 6 membri di Robotnik, appaiono sul CD altri 19 musicisti).

Detto questo il tutto si svolge tra sintomi diversificati, jazz, free, rock, pop, covers. Il disco assume un rilievo tra il serio, il divertito, il calembour, vedi "Essere Italiano," con il doppio significato che questi due termini accostati l'un l'altro possono assumere, e "Caramelle," dove la parola del titolo viene ripetuta tra i frequenti stacchi batteria, basso, chitarra mentre la tromba se ne va via. Letteralmente.

Tutt'altra situazione viene presentata in "Tosso," un brano con sassofono, fiati, batteria, piano e... tosse. Una voce infatti tossisce sempre più scatarrosa con metronomica irregolarità. La tosse come metafora dei ritmi irregolari del free jazz. Qui ci vuole un Vicks.

Più semplice verificare le metodologie di impostazione del progetto ascoltando "Le futon rouge," dove ogni strumento apparentemente sembra seguire strade diverse e allora l'intellegibilità "globale" della composizione si fa più intrigante e misteriosa. E' come se dietro alla regia del brano ci fosse in consolle un DJ pazzo, Aphex Twin magari. La allucinata cover di "Space Oddity" di David Bowie, il cui spartito viene preso, schiacciato e ridotto a pezzi dai musicisti, si svolge per continui strappi. Un abbozzo. "Mah nà mah nà" era il jingle scritto da Piero Umiliani e utilizzato per il "Muppet Show". Adesso è diventato, grazie a Robotnik - che ne fa una versione allucinata e free sgretolata e schizoide - un segreto comprensibile per pochi. Verrebbe da ascoltarla assistendo ad un ipotetico blob in cui in sequenza appaiano Charlie Chaplin e immagini di scontri d'auto. Niente di più, niente di meno.

In definitiva, quello che a prima vista vista potrebbe apparire un progetto di totale libertà creativa e approccio "anarchico" alla materia dell'improvvisazione, in realtà si svolge con estrema attenzione e rigore per le pause, le armonie, le interruzioni. E questo, forse, invece di risultare un vantaggio, ne resta un limite.

Track Listing

01. Taboo 02. Essere Italiano 03. Caramelle 04. Evolution 05. Tosso 06. Tragedia in viola 07. Virilità 08. Le futon rouge 09. Donna 10. Forse 11. Gambero 12. Turn the World Aroud (H.Belafonte) 13. Space Oddity (D.Bowie) 14. Mah nà mah nà (P.Umiliani) 15. Ultimo impero. Tutti i brani sono di S.Cagliero, R.Castagna, S.Oletto tranne altrove indicato.

Personnel

Robotnik: F.Arbore (sassofono alto); S.Cagliero (tromba); R.Castagna (chitarra); M.Laiolo (voce); M.Munna (piano); S.Oletto (basso); Les barbarins fourchus; L.Cisilino (percussioni); F.Delfino (voce); J.Guillaud (violino); T.Guittet (tromba); J.Doutour (clarinetto); S.Zamparo (flauto); M.Zuber (tuba); Ospiti: M.Cirigliano (clarinetto); Cecio (sassofono tenore); A.Chidichimo (piano); G.Cotto (trombone); C.Iemulo (chitarra acustica); A.Cartolari (sassofono alto); D.Longo (voce); E.Mazzone (batteria); P.Mortara (fisarmonica); M.Nocita (risate); I.Sciavolino (sassofono tenore); F.Sciscioli (batteria).

Album information

Title: Brodo | Year Released: 2009 | Record Label: Egea Records


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