Album Review
Gavino Murgia Blast 4tet: Blast
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Nuovo quartetto per il sassofonista e multistrumentista sardo Gavino Murgia, che con questo Blast 4tet esplora piuttosto diversi rispetto al precedente Endless, firmato con il suo Megalitico 4tet, mantenendosi interamente sul piano acustico e lasciandosi ispirare dall'unico brano non originale, che apre il lavoro, il mingusiano "Pithecanthropus Erectus."
La formazione è decisamente classica, con la ritmica -Aldo Vigorito al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria -impegnata in un robusto lavoro sul quale i due fiati -il trombone di Mauro Ottolini accanto ai sax tenore e soprano del leader -costruiscono sia la narrazione, sia i loro elaborati lavori improvvisativi, che si sviluppano sia in assolo, sia in duetto. I brani, come detto tutti dall'andamento narrativo e venati da un lirismo tipico della canzone, alternano temi medio-lenti, quasi meditativi e dinamicamente piuttosto contenuti, ad altri medio-veloci, più solari e anche più sostenuti nella dinamica.
I due fiati, che ne sono i principali protagonisti, vi mostrano una notevole intesa, che valorizza i loro intrecci tanto quando giochino sulle assonanze timbriche tra trombone e sax tenore, come nella traccia d'apertura, quanto quando invece sfruttino il contrasto del primo con il sax soprano, come nella lirica e fresca "I danzatori delle Stelle," nella quale risalta anche la complementarità espressiva sia dei due strumenti, sia dei due musicisti.
Proprio la ricchezza e l'efficacia delle forme espressive di Murgia e Ottolini è quanto fa sì che il lavoro, nella sua semplicità e immediatezza, sia sempre accattivante e gustoso. Il sassofonista è particolarmente efficace al soprano, nel quale mostra un bel suono e una grande agilità nel fraseggio; Ottolini non si spinge agli estremi tecnici e dinamici mostrati in altre occasioni, ma in questo contesto la misura gli giova particolarmente esaltandone il fraseggio e anche gli artifici espressivi, come nel caso dell'assolo su "Amaranto."
Contribuiscono in modo peculiare alla riuscita dell'album anche Vigorito e Iodice, non solo per il preciso lavoro che per tutta la sua durata vi svolgono come ritmica, ma anche per alcuni interventi maggiormente personali, come quando in "Cobalto" danno vita a un singolare duetto, o come quando il contrabbassista introduce in solitudine "PardulOtto."
La formazione è decisamente classica, con la ritmica -Aldo Vigorito al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria -impegnata in un robusto lavoro sul quale i due fiati -il trombone di Mauro Ottolini accanto ai sax tenore e soprano del leader -costruiscono sia la narrazione, sia i loro elaborati lavori improvvisativi, che si sviluppano sia in assolo, sia in duetto. I brani, come detto tutti dall'andamento narrativo e venati da un lirismo tipico della canzone, alternano temi medio-lenti, quasi meditativi e dinamicamente piuttosto contenuti, ad altri medio-veloci, più solari e anche più sostenuti nella dinamica.
I due fiati, che ne sono i principali protagonisti, vi mostrano una notevole intesa, che valorizza i loro intrecci tanto quando giochino sulle assonanze timbriche tra trombone e sax tenore, come nella traccia d'apertura, quanto quando invece sfruttino il contrasto del primo con il sax soprano, come nella lirica e fresca "I danzatori delle Stelle," nella quale risalta anche la complementarità espressiva sia dei due strumenti, sia dei due musicisti.
Proprio la ricchezza e l'efficacia delle forme espressive di Murgia e Ottolini è quanto fa sì che il lavoro, nella sua semplicità e immediatezza, sia sempre accattivante e gustoso. Il sassofonista è particolarmente efficace al soprano, nel quale mostra un bel suono e una grande agilità nel fraseggio; Ottolini non si spinge agli estremi tecnici e dinamici mostrati in altre occasioni, ma in questo contesto la misura gli giova particolarmente esaltandone il fraseggio e anche gli artifici espressivi, come nel caso dell'assolo su "Amaranto."
Contribuiscono in modo peculiare alla riuscita dell'album anche Vigorito e Iodice, non solo per il preciso lavoro che per tutta la sua durata vi svolgono come ritmica, ma anche per alcuni interventi maggiormente personali, come quando in "Cobalto" danno vita a un singolare duetto, o come quando il contrabbassista introduce in solitudine "PardulOtto."
Track Listing
Pithecanthropus Erectus; Bardofulas; Sad Days; I Danzatori delle Stelle; Cobalto; PardulOtto; Amaranto; X1.
Personnel
Gavino Murgia: sax soprano e tenore, percussioni; Mauro Ottolini: trombone, conchiglie; Aldo Vigorito: contrabbasso; Pietro Iodice: batteria.
Album information
Title: Blast | Year Released: 2018 | Record Label: Abeat Records
About Gavino Murgia
Instrument: Saxophone
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