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Beppe Gambetta
ByL’ultimo appuntamento stagionale dei concerti di Six Bars Jail, associazione fiorentina di chitarristi, porta Beppe Gambetta, per la prima volta nella sua pluridecennale carriera, sui palcoscenici di Firenze. A dimostrazione della difficoltà che incontra nel nostro paese la musica indipendente, il Maestro genovese, che ha richieste di concerti in tutta Europa e negli U.S.A., non si era mai esibito nel capoluogo toscano...
Ben lieto di giungervi grazie ad un’associazione privata di appassionati della chitarra (che quest’anno per la prima volta hanno meritoriamente invitato autorevoli interpreti dello strumento per stage ed eventi), Gambetta ha ringraziato con un concerto di straordinaria intensità, nel quale si è esibito, com’è suo solito, in assoluta solitudine, alla chitarra e alla voce.
Nel repertorio, classici del bluegrass, del quale Gambetta è forse il massimo interprete europeo, brani originali tratti dal recente lavoro in solo Slade Stomp, ma anche brani sardi - su tutti, una dolcissima versione della classica “Ave Maria”, portata al successo da Maria Carta - brani di Fabrizio De André e composizioni tratte dal suo splendido album di alcuni anni fa, Blu di Genova.
Oltre che straordinario chitarrista, Gambetta è persona squisita e intrattenitore tanto genuino, quanto ironico: il concerto, durato quasi due ore a dispetto di una sala decisamente calda, è infatti stato inframezzato da dialoghi con il pubblico, che spiegavano il senso delle composizioni e le occasioni della loro creazione, sovente legato a momenti della ricerca musicale svolta da Gambetta in Italia e in America. Va forse ricordato che, assieme al mandolinista Carlo Aonzo, il chitarrista è autore di due interessantissimi lavori sulla musica popolare ligure, Serenata (Acustic Music, 1997), e degli emigranti italiani negli U. S.A. Traversata.
A testimonianza della genuinità, il bis è stato dedicato ad una versione di “Creuza de Ma” di De André, cantata assieme ad uno degli organizzatori, che nel corso della preparazione del concerto aveva espresso il desiderio di poter un giorno esibirsi su quel brano con l’accompagnamento di Gambetta. È stato prontamente accontentato, con risultati francamente sorprendenti. Potere della passione per la musica e della gentilezza d’animo!
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