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3quietmen - Stefano Battaglia: Bartokosmos
ByBartòk intese ricercare quindi un nuovo metodo pedagogico per l'apprendimento della musica che scavalcasse i manuali e i metodi.
I musicisti affrontano il progetto ricercando nei Mikrokosmos l'ispirazione, ritagliando alcuni frammenti e partendo da essi per costruire, come ipotetici allievi del Maestro, sviluppi e fraseggi nuovi, carichi di nuovi dettagli. Un compito affrontato con sicura capacità e buona intenzione.
In realtà però i microcosmi trattati in questo album sono molto di più che semplici ispirazioni, e Bartokosmos risulta un album di vere e proprie rivisitazioni dei brani originali. E' piuttosto semplice infatti riconoscere le frasi e le note originali ascoltando "Broken," brano strutturato in relazione al Mikrokosmos n. 42. Ascoltiamo qui quasi un ricalco del semplice e orecchiabile tema bartokiano, soprattutto da parte di tromba e piano, mentre la batteria esegue dinamiche diverse, aiutando la musica ad uscire un pochino dallo stretto legame con lo spartito.
A volte, come nel caso di "Bulgarian Rhythm," lo sviluppo del Mikrokosmos risulta un pochino ingenuo. Tutto il brano è tenuto dal dub elettrico del basso, laddove Bartòk esprimeva una piccola canzone spensierata, il tono del brano diventa ora intellettuale e scuro, con interventi di piano e effetti elettronici che hanno una sola intenzione: non arrivare a nessun sviluppo conclusivo. Un pochino (post)rock, insomma.
Ancora quasi prettamente rock è "Dialogue," con costante inserimento rumoristico di effetti elettronici, mentre la batteria suona come i Melvins. Poi, nel mezzo del brano, il piano riprende il tema, solitario.
Zappiano è l'inizio di "Variations," brano in cui il piano si rivela finalmente uno strumento grande, maestoso, potente, conclusivo. Infatti Stefano Battaglia suona nuovamente tra inquietanti rumori elettrici gran parte delle dinamiche a propria disposizione, sgretolando la materia sonora, e la melodia - inquietante - fluttua intorno al caos e al caso.
Stessa intenzione realizzata in "Buzzing," in cui il contrabbasso e il pianoforte proseguono su strade alternate controllando il flusso melodico e riuscendo con capacità a trasportarci sempre in direzioni diverse, facendo vivere all'ascoltatore opposte ed intriganti emozioni. Il jazz e la musica classica si incontrano, si scontrano. E' in questo momento che senza paura i musicisti esplorano nuovi territori, camminando tra i cristalli senza paura di rompere nulla. Un brano imponente, maestoso e semplice.
Lo sviluppo lento e sentimentale di "Adagio" è un saliscendi melodico e dorato, una canzone vera e propria in cui - ancora una volta - non è chiaro da dove partano e dove arrivino le note.
Bartokosmos dimostra sia l'attualità di Bartòk che la sensazione di quanto il compositore ungherese sia, giustamente, considerato trendy ai giorni nostri.
Track Listing
01. Broken (MikroKosmos n.42); 02. Big Fire (MikroKosmos n.47); 03. Bulgarian Rhythm (MikroKosmos n.113); 04. Quietman hymn (MikroKosmos n.48); 05. Dialogue (MikoKosmos n.65); 06. Alataves (MikroKosmos n.98); 07. Pentatonic melody (MikroKosmos n.61); 08. Buzzing (MikroKosmos n.63); 09. Variations (MikroKosmos n.87); 10. Adagio (MikroKosmos n.41). Tutti i brani sono rivisitazioni di "Mikrokosmos" di Béla Bartòk.
Personnel
Stefano Battaglia
pianoRamon Moro (tromba, flicorno, effetti); Stefano Battaglia (piano); Federico Marchesano (contrabbasso, basso elettrico, effetti); Dario Bruna (batteria, percussioni).
Album information
Title: Bartokosmos | Year Released: 2009 | Record Label: Auand
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About Stefano Battaglia
Instrument: Piano
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