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Gabriele Coen "Jewish Experience": Awakening

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Gabriele Coen "Jewish Experience": Awakening
Essere il primo gruppo italiano ad incidere per la Tzadik, la mitica etichetta newyorchese di John Zorn, oltre che motivo di grande orgoglio è prova che potrebbe provocare senso di vertigine o perlomeno un poco di preoccupazione. Ma, dalla sua, Gabriele Coen ha diverse armi a disposizione per scongiurare qualsiasi pericolo. La confidenza e la dimestichezza con un repertorio ostico come quello della musica klezmer, risalente al lontano 1995 quando fondò i KlezRoym, prima band italiana ad affrontare il patrimonio musicale ebraico. L'affiatamento tra musicisti che si ritrovano a suonare in svariati gruppi del sassofonista, clarinettista e compositore romano. Una vena compositiva che fonde il linguaggio jazzistico con quello della musica etnica attraverso un rigoroso controllo della forma e dell'organizzazione sonora.

Tutto ciò si respira a pieni polmoni in questo Awakening, album nel quale solamente due dei dieci brani presenti sono tradizionali e dove la musica klezmer acquista una dimensione universale, grazie ad una sorta di panteismo linguistico che risplende nelle sue molteplici influenze e contaminazioni. E grazie alle diverse combinazioni strumentali che trasformano un classico quartetto jazz in un'orchestra duttile, versatile e dalle molteplici frecce a disposizione nel proprio arco. Il violoncello di Benny Penazzi, per esempio, proietta la sezione centrale della title-track, brano dalle tipiche cadenze mediorientali, sinuose e ipnotiche, verso territori vicini a certa avanguardia europea. Le percussioni etniche di Simone Haggiag fungono da reagente alle atmosfere sudamericane di "No Hay Boda Sin Pandero".

E poi vi è la chitarra di Lutte Berg, vero battitore libero dell'incisione, in grado di produrre attraverso le sue diverse declinazioni elettriche, improvvisi bagliori, dolenti distorsioni, delicate armonizzazioni. Naturalmente Luca Caponi, Marco Loddo e Pietro Lussu costituiscono la solida ossatura dell'ensemble, con Gabriele Coen a confermare la propria maestria al sax soprano, oltre che a rivelarsi incisivo ed efficace anche al clarinetto e al sax tenore. Ma soprattutto ottimo leader, in grado di plasmare con sapienza il materiale sonoro creato o reinterpretato, capace di far brillare, in un catalogo spesso caratterizzato da eccessi e bizzarrie, un lavoro dalla insolita vena melodica.

Track Listing

01. Awakening; 02. No Hay Boda Sin Pandero; 03. Di Sapozhkelekh (tradizionale); 04. Merry-Go-Round (Lussu); 05. Once; 06. Levanah; 07. Vibes; 08. Nostalgia (L.Berg); 09. Shemesh; 10. Koilen (tradizionale). Tutte le composizioni sono di Gabriele Coen tranne quelle indicate.

Personnel

Pietro Lussu
keyboards

Gabriele Coen ( sax soprano, sax tenore, clarinetto); Pietro Lussu (piano); Lutte Berg (chitarre elettriche); Marco Loddo (contrabbasso); Luca Caponi (batteria, vibrafono); Massimo Coen (violino) in #5; Benny Penazzi (violoncello) in #1,4,5,8; Simone Haggiag (bongo, congas, daf) in #1,2,5,7.

Album information

Title: Awakening | Year Released: 2010


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