Home » Articoli » Album Review » Linda May Han Oh: Aventurine

1

Linda May Han Oh: Aventurine

By

Sign in to view read count
Linda May Han Oh: Aventurine
Che il talento di Linda May Han Oh includesse doti compositive era evidente nei suoi album da leader, in particolare nel recente Walk Against Wind. Piena conferma è quest'album appena uscito, dove la scrittura è predominante e i risultati sorprendenti per ricchezza e originalità delle soluzioni.

Alla guida di un organico del tutto nuovo—un combo jazz, un quartetto d'archi e un ensemble vocale—la contrabbassista australiana presenta la sua opera più ambiziosa e matura: un percorso di taglio contemporaneo che integra rigore cameristico e radiose melodie con pregnanti orchestrazioni jazz ed episodi in libera improvvisazione. Quattordici composizioni scritte in momenti diversi della sua vita (alcune quando studiava orchestrazione alla Manhattan School of Music) e rivisitate negli anni "al punto che le considero viventi—scrive Linda nelle note di copertina—organismi giunti finalmente a maturazione."

La musica è complessa e articolata ma ha il pregio di risultare avvincente per i mutamenti di clima e le continue tensioni ritmiche. Nell'ampio spazio concessogli dall'originale progetto editoriale dell'etichetta, Linda illustra i motivi ispiratori e le ricercate scelte compositive usate nei singoli brani.

Tra i momenti più significativi c'è l'originale reinterpretazione di ”Au Privave” di Charlie Parker che all'ascolto risulta quanto mai fresca grazie al serrato scambio improvvisato tra il contralto di Greg Ward e Matt Mitchell al pianoforte. Austera e struggente è l'orchestrazione dell'altro tema non originale del disco, "Time Remembered" di Bill Evans, affidata nella prima parte agli archi e illuminata dal lirico intervento di Linda al contrabbasso nella seconda.

La coerenza del percorso musicale è quella di una suite ma ogni tema evidenzia un'identità dovuta alla sua specifica genesi. ”Lilac Chaser” s'ispira alle composizioni con archi di Andrew Hill contenute in One for One; ”Cancrizan” è l'applicazione del canone retrogrado di Bach; ”Satuit” è il brano jazzisticamente più incisivo e swingante; "Deep Sea Dancer" è una nuova versione del tema presente in Walk Against Winds, ispirato a un antico procedimento narrativo cinese detto ”Shuo Chang”.

Il contributo dei nuovi partner è funzionale all'estetica complessiva: pensiamo al fraseggio guizzante e luminoso di Greg Ward al sax contralto (esemplare in ”Ebony”) e agli interventi articolati e incalzanti di Matt Mitchell (”Lilac Chaser”). Ed ancora al sofisticato e incisivo drumming di Ches Smith.

Album della settimana.

Track Listing

Aventurine; Lilac Chaser; Kirigami; Au Privave; Cancrizan; Song Yue Rao; Rest Your Weary Head Part 1; Rest Your Weary Head Part 2; Ebony; The Sirens Are Wailing; Broome We Are Here; Deep Sea Dancers; Satuit; Time Remembered.

Personnel

Linda May Han Oh: acoustic/electric bass, compositions/arrangements; Greg Ward: alto/soprano saxophone; Fung Chern Hwei: violin; Sarah Caswell: violin; Bennie Von Gutzeit: viola; Jeremy Harman: cello; Matt Mitchell: piano; Chess Smith: drums/vibraphone.

Album information

Title: Aventurine | Year Released: 2019 | Record Label: Biophilia Records


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.