Home » Articoli » Album Review » Michel Godard - Roberto Ottaviano: Astrolabio Mistico
Michel Godard - Roberto Ottaviano: Astrolabio Mistico
ByLa vicenda che il disco vuol omaggiare e, almeno in parte, narrare, è quella di Bianca Lancia, che nella prima metà del XIII secolo fu prima amante e poi moglie di Ferdinando II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero; una figura storica i dettagli della cui vita sono confusi e che perciò ha dato adito a leggende, la più importante delle quali è rimasta parte della tradizione legata appunto al Castello di Gioia del Colle: a un certo punto della loro unione, a causa della sua gelosia, Federico l'avrebbe imprigionata nella torre del maniero, finché Bianca, umiliata, si sarebbe recisa i seni e glieli avrebbe fatti recapitare su un vassoio assieme al neonato figlio Manfredi; da allora quella torre viene chiamata "dell'Imperatrice" e si dice che vi si oda ancora il suo flebile lamento del suo pianto.
A questa leggenda alludono i testi, di Anita Piscazzi, che accompagnano parte delle composizioni, cantati da Ninfa Giannuzzi o recitati dalla stessa Piscazzi; le musiche, invece, sono scritte a turno da tutti gli artisti, ma conservano una cifra comune, data loro in parte da un'impronta neo- rinascimentale in filigrana, in parte e forse soprattutto dal suono complessivo della formazione.
Quest'ultimo si basa infatti sulla presenza di tre strumenti suggestivi e che raramente è dato trovare assieme: la tiorba di Luca Tarantino, il serpentone di Michel Godard, il sax soprano di Roberto Ottaviano. I primi due hanno timbri bassi profondamente bassi il serpentone ed esotici, dalle sonorità arcane, perfetti per il clima medioevale della storia ispiratrice e le belle melodie delle composizioni; il terzo contrasta timbricamente con i primi, ma proprio perciò si sposa a meraviglia con loro, oltre a svolgere ottimamente il ruolo di prima voce strumentale, disegnando nitidamente le melodie.
Tutto questo balza all'attenzione fin dalla iniziale title track, una semplice lirica della penna di Ottaviano, prima descritta dal soprano, poi reinterpretata dal serpentone, infine ripresa in coppia, sempre sull'accompagnamento della tiorba: aldilà della bellezza della composizione, il valore sta nell'impasto timbrico, nonché in quanto i due protagonisti principali sanno aggiungere nelle parti soliste, nelle quali vi è un certo libero spazio d'interpretazione.
Nei brani successivi si aggiungono ora la voce cantante, ora quella narrante, alle quali ora gli strumenti si alternano con improvvisazioni sui temi, ora invece intervengono a supporto delle voci stesse: anche qui, il contrasto tra il suono profondo del serpentone e quello limpido del soprano è parte decisiva della riuscita del lavoro. Discorso a parte per la tiorba di Tarantino: fascinosa e delicata, pur avendo meno spazi di protagonismo, di fatto risulta determinante per il suono, conferendogli la sua cifra tra il neorinascimentale e il neotradizionale cifra rafforzata in alcune composizioni, per esempio "L'occhio nell'occhio," di Tarantino, o "Il respiro di Bianca," di Godard.
Complessivamente il lavoro si configura come una sorta di cantata con ampie parti solo strumentali, nelle quali resta spazio per la creatività dei singolisebbene vincolata a un orizzonte lirico che questi impiegano con la maestria che loro conosciamo, contribuendo alla buona riuscita di un progetto a suo modo anche rischioso.
Track Listing
Astrolabio Mistico; Nel racconto di tutte le notti; Light The Earth; L’occhio nell’occhio; Ecco sei qui; Spinosa Lacrimae; Sette nello scrigno; Il respiro di Bianca; Ogni cosa; Amor sospeso; Rosa del ciel; Far Away; Al fuoco del mondo; Bianca.
Personnel
Additional Instrumentation
Michel Godard: serpentone; Luca Tarantino: tiorba; Anita Piscazzi: voce recitante
Album information
Title: Astrolabio Mistico | Year Released: 2023 | Record Label: Dodicilune
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
