Home » Jazz Articles » Gilbert Holmstrom
Jazz Articles about Gilbert Holmstrom
Gilbert Holmstrom New Quintet: Tiden Ar Kort!
by Vincenzo Roggero
Gilbert Holmstrom è una vera e propria leggenda della scena jazz svedese, il suo stile e la sua figura hanno influenzato molti musicisti delle generazioni successive tra cui Mats Gustafsson che ha il merito di aver contribuito alla ristampa di Waves from Albert Ayler , gran disco del 1975 licenziato con il trio denominato Mount Everest. In questo Tiden Ar Kort!--canzone religiosa tradizionale svedese il cui titolo suona pressapoco come Il tempo è breve"--il settantacinquenne sassofonista raduna ...
read moreGilbert Holmstrom: A Celebration of 50 Years of Jazz
by AAJ Italy Staff
Personaggio tra i più eccentrici della scena jazz europea degli anni ‘60, Gilbert Holmstrom fu insieme a Lars Gullin uno dei pochi a poter rivaleggiare con i più celebrati colleghi d’oltreoceano. Dentista di giorno e musicista di notte, il sassofonista svedese si dimostrò subito jazzista di vaglia per via di un timbro caldo, sinuoso e flessibile, associato ad un eclettismo stilistico ed una curiosità musicale davvero rare. Influenzato inizialmente dalla lezione coltraniana, egli seppe via via integrarla ed arricchirla con ...
read moreGilbert Holmstrom Quartet: The Mandelbrot Set
by AAJ Italy Staff
La dedica iniziale al New York Contemporary Five e quella finale a Don Cherry, delineano al meglio gli estremi stilistici all’interno dei quali si colloca The Mandelbrot Set. Il quartetto del sassofonista svedese Gilbert Holstrom si muove, cioè, tra robusti omaggi alla New Thing storica e le intuizioni world del grande trombettista. In mezzo, tanta buona musica, vitale, pulsante, ricca di riferimenti alle stagioni più vivaci della musica afroamericana, con quattro musicisti pienamente padroni dei propri mezzi espressivi ed in ...
read moreKjell Jansson: Crossover
by AAJ Italy Staff
Diavoli di svedesi! Ad osservare la foto di copertina interna con i quattro compassati musicisti in statica posa, ci si aspetterebbe una tranquilla registrazione di jazz europeo elegante e raffinato con qualche concessione alla musica delle terre d’origine. Ed invece Crossover è il disco che non ti aspetti. Certo la tradizione nordica è ben presente in quattro degli otto brani attraverso la voce da soprano della brava Annika Skoglund. Ma non è quella nello stile new age tanto di moda, ...
read more