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Jazz Articles about Matteo Bortone

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Album Review

Enrico Morello: Cyclic Signs

Read "Cyclic Signs" reviewed by Giuseppe Segala


Esponente di una nuova generazione di musicisti che si muovono sulla scena nazionale con notevole vitalità e versatilità, il batterista Enrico Morello si è messo in luce in contesti diversi, collaborando con un veterano come Enrico Rava, che lo ha inserito nel proprio New Quartet accanto a Francesco Diodati e Gabriele Evangelista, poi nel sestetto Special Edition, varato in occasione dell'ottantesimo compleanno del trombettista, che al precedente organico aggiungeva Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi. Ma presente pure accanto a musicisti ...

Album Review

Matteo Bortone: No Land's

Read "No Land's" reviewed by Giuseppe Segala


Nel periodo di formazione a Parigi, coronato tra l'altro dal Master in Jazz e Musiche improvvisate nel 2011, Matteo Bortone ha allacciato salde relazioni con alcuni giovani musicisti francesi, ancora oggi importanti per i suoi principali lavori. Il sestetto protagonista di questo No Land's è l'ampliamento del notevole quartetto Travelers, con il quale il contrabbassista aveva pubblicato due CD, nel 2013 e 2015, dove accanto al chitarrista Francesco Diodati figuravano i musicisti transalpini Antonin-Tri Hoang e Ariel Tessier. Ora, allo ...

My Playlist

Matteo Bortone

Read "Matteo Bortone" reviewed by Vincenzo Roggero


1. Paul Bley, Closer (ESP, 1966). Esplorare senza paura di cadere nel vuoto. Barry Altschul incredibile. A mio avviso, uno dei migliori dischi di piano trio. 2. Elliott Smith, Either/Or (Kill Rock Stars, 1997). Cantautorato struggente post Nick Drake. ”Between the Bars” una delle mie preferite, se avessi una chitarra acustica ad un falò in spiaggia. 3. Paul Bley, Open to Love (ECM, 1972). Introspezioni di un avventuriero. Il mio disco ...

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Album Review

Matteo Bortone Trio: ClarOscuro

Read "ClarOscuro" reviewed by Vincenzo Roggero


Abbandonati (per il momento?) gli amati Travelers--il quartetto italo-francese che lo ha portato agli onori della cronaca come leader con due ottimi dischi--Matteo Bortone si cimenta nella sempre difficile impresa del piano trio, affrontato nella triplice veste di leader, contrabbassista e compositore (i rimandi storici sono da far tremare i polsi!). Anche in questo lavoro il viaggio continua, attraversando luoghi, suscitando sorprese, evocando paesaggi sonori differenziati accomunati da un che di misterioso. Perché il trio preferisce sottendere piuttosto che rimarcare, ...

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Radio & Podcasts

Traveling (Part 2)

Read "Traveling (Part 2)" reviewed by Ludovico Granvassu


Jazz and Travel... what a natural fit! In this installment of Mondo Jazz we continue exploring music that was inspired by the relentless travels that jazz musicians have to endure in order to share their music with their audiences, their departures and arrivals, their discoveries, adventures and misadventures using trains and planes and the places and the people they encounter as they travel, in space and in time, in the spaceways and in the subways. Playlist ...

Live Review

Bortone Trio e D'Andrea Electric Tree al Pinocchio Live Club

Read "Bortone Trio e D'Andrea Electric Tree al Pinocchio Live Club" reviewed by Neri Pollastri


Pinocchio Live Club Firenze Matteo Bortone Trio / Franco D'Andrea Electric Tree 19/26.11.16 Tra i primi concerti della stagione 2016-2017 del Pinocchio Jazz di Firenze, due interessanti nuove formazioni in trio: quella, classica, a nome del contrabbassista Matteo Bortone, e il più recente e singolare trio di Franco D'Andrea, l'Electric Tree. Il primo trio, andato in scena il 19 novembre, riunisce tre fra giovani musicisti più interessanti del momento, vedendo accanto a ...

Lyrics

I 10 CD nel CD-Player di... Matteo Bortone

Read "I 10 CD nel CD-Player di... Matteo Bortone" reviewed by Vincenzo Roggero


01. Tigran Hamasyan -Luys I Luso (ECM -2015). Una delle ultime uscite che preferisco; per la scrittura, ma soprattutto per l'atmosfera cupa che mi tiene inchiodato. Molto poetico e ipnotico. 02. Keith Jarret -Life Between the Exit Signs (Vortex -1967). A mio avviso il miglior album di Jarrett, il suo primo da leader, non aveva neanche trent'anni. In trio con Charlie Haden e Paul Motian, è il Jarrett che preferisco e la formazione che amo ...


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