Paul Giger: ars moriendi
ByQuasi tutti i brani dell'album sono stati registrati nel 2015 per la colonna sonora di un documentario sul pittore italiano (ma vissuto prevalentemente in Svizzera) Giovanni Segantini e sono stati ispirati principalmente da una delle sue opere più importanti, il trittico "La vitaLa naturaLa morte," il cui titolo in inglese ("Becoming-Being-Passing") ha suggerito al violinista il tema che unifica tutto l'album, quello della morte come transizione, che nel medioevo veniva preparata con libri devozionali chiamati appunto "ars moriendi." Secondo Giger la Musica stessa ne è un esempio, nel divenire (becoming) di una nota, essere (being) suono e morire (passing) nel silenzio o nel riverbero.
Il lungo brano di apertura, "Guggisberglied," trae origine da una antica canzone svizzera che narra di un amore concluso tragicamente, ed è l'unico a non far parte della colonna sonora del documentario, essendo stato registrato nel 2021. Nei suoi quasi 19 minuti di durata mantiene un andamento cupo e solenne, in sintonia col tema, e procede con un lento crescendo drammatico per poi spegnersi altrettanto lentamente. Tutti i suoni, ad eccezione dello scorrere dell'acqua che fa da sottofondo, sono stati prodotti pizzicando, percuotendo, grattando o suonando con l'archetto le corde o il legno del violino d'amore, uno strumento speciale con 11 corde (5 principali e 6 che risuonano per simpatia) che Giger alterna spesso al violino normale.
L'atmosfera impostata dal primo brano permane in quasi tutto il resto del disco, ma con l'intervento di altri strumenti, in primis il clavicembalo di Marie-Louise Dähler, con la quale aveva già collaborato nel precedente album Towards Silence, e le percussioni di Pudi Lehmann, cui si aggiungono in alcuni brani la voce da alto di Franz Vitzthum e il quartetto d'archi Carmina Quartett. Per il trittico "Agony I-II-III" gli strumenti sono stati registrati separatamente e assemblati in studio da Giger. Il brano conclusivo "Altus II" è estratto da un'altra composizione del violinista, la suite "Pert Hem Ru (Requiem for my Brother)" il cui titolo è il nome del libro egiziano dei morti. Tre composizioni di Bach sono inframmezzate a quelle originali, "Ich ruf' zu dir" (originalmente un corale per organo) e "Largo" (dalla Sonata N.4 per violino e cembalo) sono interpretati da Giger insieme alla Dähler, mentre per l'aria "Erbarme dich" (dalla Passione secondo Matteo), il cui splendido tema è legato a quello del Largo, ai due si aggiungono il Carmina Quartett e la voce di Franz Vitkhum.
Un disco certamente non per tutti, dall'ascolto tutt'altro che facile e immediato, come del resto quasi tutta l'opera del suo autore, ma che rappresenta un tassello importante del lavoro di ricerca sul suono intrapreso dal musicista svizzero fin dal suo esordio per l'etichetta tedesca. Da notare la lunghezza di quasi 70 minuti, inconsueta per la maggior parte delle recenti produzioni ECM.
Track Listing
Guggisberglied; Agony I (Atmosphere); Ich ruf' zu dir; Agony II (Sechzigplus); Largo; Zäuerli mit Migrationshintergrund; Erbarme dich; Agony III (Die bosen Mutter); Altus solo II.
Personnel
Paul Giger: violin; Pudi Lehmann: percussion; Jürg Surber: bass, acoustic; Matthias Enderle: violin; Susanne Frank: violin; Wendy Champney: viola; Stephan Goerner: cello.
Additional Instrumentation
Paul Giger: violino d'amore; Marie-Louise Dähler: cembalo, chest organ; Pudi Lehmann: gongs, ; Franz Vitzthum: alto; Carmina Quartett: Matthias Enderle, Wendy Champney, Stephan Goerner.
Album information
Title: ars moriendi | Year Released: 2022 | Record Label: ECM Records
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