Roberto Ottaviano: Arcthetics - Soffio Primitivo
ByIntendiamoci, non siamo in alcun modo di fronte a un lavoro con ascendenze etniche: la tradizione musicale locale ha spazio solo nella traccia finale, un brano tradizionale albanese (e si sa quanto le terre sui due lati dell'Adriatico siano storicamente legate tra loro); il resto delle composizioni sono di Ottaviano, prendono spunto da liriche di Vittorino Curcipoeta e ispiratore di numerose iniziative jazzistiche pugliesie se contengono tracce di musica popolare le conservano ben armonizzate all'interno di una struttura che usa l'impianto cameristico per spingersi in direzioni espressive del jazz più evoluto.
D'altronde basta leggere la formazione per rendersene conto, perché Ottaviano ha riunito quattro dei nostri migliori archi jazz: Emanuele Parrini al violino, Paolo Botti alla viola, Salvatore Maiore al violoncello, Giovanni Maier al contrabbasso. Non contento, ha aggiunto il batterista forse più sensibile e atipico della penisola, Roberto Dani. Da un tale organico era lecito attendersi una musica complessa e fuori da ogni etichetta, previsione pienamente rispettata dal disco.
Il quale ha una stringente coerenza programmatica, che vede gli archi comporre una complessa tessitura dalla quale emergono le linee melodiche ed espressive del soprano, sempre pronto ora a dialogare con altri solisti (in particolare con il violino di Parrini e la viola di Botti), ora a lasciare la narrazione agli archi (in particolare, qui, alla coppia "scura" Maier-Maiore). La melodia, pur scarnificata e inglobata nella struttura cameristica, si alterna alla ritmicità, alla quale contribuisce eccellentemente Dani (ne sia esempio l'introduzione di "Crosta Bizantina," condotta con gli archi in pizzicato, che apre su un contesto da classica novecentesca pur in presenza di reminiscenze di ballo popolare).
Se tra le tracce, tutte bellissime, è forse possibile indicare come emblematiche la lunga, complessa e drammaturgicamente intensa "Sospeso tra due solitudini estreme"che magicamente rende il titolo programmaticoe la lirica, spagnoleggiante e coinvolgente "Il confinato," impossibile è invece dedicarsi ai singoli, in un album che di questi si avvale per un'opera che ha nel lavoro di gruppo il suo pezzo forte. Non ci si può tuttavia esimere da menzionare Ottaviano, non solo come compositore e leader, ma anche come solista, il quale si conferma come uno dei migliori sopranisti del nostro paese (e non solo), ma soprattutto mette la tecnica e le forme espressive più estreme di cui è capace al servizio di un contesto drammaturgico esemplare, con risultati memorabili.
CD splendido, tra i migliori ascoltati ultimamente, autentico esempio di "jazz italiano," ben aldilà di quel che la critica disattenta tende ad affermare.
Track Listing
Il pane degli addii; Crosta bizantina; Era notte a sud; Sospeso tra due solitudini estreme; Il confinato; Zone di guerra; Lule t'bukura ka Tirana.
Personnel
Roberto Ottaviano: sax soprano; Emanuele Parrini: violino; Paolo Botti: viola; Salvatore Maiore: violoncello; Giovanni Maier: contrabbasso; Roberto Dani: batteria.
Album information
Title: Arcthetics - Soffio Primitivo | Year Released: 2014 | Record Label: Dodicilune Records
Post a comment about this album
FOR THE LOVE OF JAZZ

WE NEED YOUR HELP
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.About Roberto Ottaviano
Instrument: Saxophone, soprano
Article Coverage | Calendar | Albums | Photos | Similar Artists