Big Veto: 100 valli

In poco più di trenta minuti succede infatti un po' di tutto. Da un inizio caratterizzato da un miscuglio di interferenze, effetti larsen, distorsioni, sfrigolii di valvole si passa ad una libera improvvisazione nella quale i due fiati si scambiano colpi proibiti ed il basso elettrico picchia duro sulle flebili tracce melodiche del brano. Poi una sorta di lamento giocato sugli armonici delle ance viene progressivamente inquinato da rumori di fondo inquietanti e, quando si acquieta, lascia spazio ad una formidabile performance solitaria del contrabbassista Christian Weber, geniale creatore di illusioni sonore. Quindi esplode, violento, un grumo di free-jazz-noise che fa sobbalzare anche l'ascoltatore più avvezzo ad operazioni di terrorismo sonoro, ascoltatore che verrà rinfrancato da una chiusura ingannevolmente dolce e melodiosa.

Disco scorbutico, in alcuni momenti fuggevole e ingannatore, mai e poi mai banale, 100 valli contiene più di un elemento di interesse ed è in grado di pizzicare anche l'ascoltatore più distratto.

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