Home » Articoli » Album Review » Getatchew Mekuria & The Ex & Friends: Y’Anbessaw Tezeta

Getatchew Mekuria & The Ex & Friends: Y’Anbessaw Tezeta

By

Sign in to view read count
Getatchew Mekuria & The Ex & Friends: Y’Anbessaw Tezeta
Diciamolo subito: Y'Anbessaw Tezeta rappresenta un doppio CD importante e atteso, con vette altissime, ma che in buona parte non rende giustizia alle collaborazioni del settantasettenne sassofonista etiope con i musicisti europei, sia perché la coinvolgente ritualità e l'impatto visivo di questa musica sono ben più apprezzabili dal vivo che su disco, sia per il fatto che non deve essere stato facile registrare questo tipo di performance, per cui talvolta le dinamiche e le sonorità risultano un po' appiattite.

Da quando, nel 2004, hanno iniziato il loro sodalizio, Mekuria e The Ex hanno tenuto decine di concerti ogni anno: l'anziano sassofonista ha portato la saggezza e i sapori antichi della sua tradizione culturale, mentre il gruppo olandese ha contribuito con il suo atteggiamento post-punk, feroce e trasgressivo. Sta di fatto che le due espressioni assieme hanno sempre funzionato benissimo.

I due CD raccolgono registrazioni di vari periodi, fatte in diverse occasioni e con differenti formazioni. Il primo CD, Y'Anbessaw Tezeta appunto, inciso fra il 2011 e il 2012 in vari festival, è deludente, o meglio non possiede la frenetica energia che ci si potrebbe aspettare conoscendo tutto ciò che è in grado di produrre dal vivo questa formazione. Tutti i brani provengono dalla tradizione etiope: canti di guerra, canti per cerimonie nuziali... A parte "Tezeta," che è un assolo di Mekuria, gli altri brani, basati su tempi lenti e ritmi metronomici, hanno un andamento cadenzato e processionale, a volte quasi malinconico: sorta di auliche ballad rituali, con i fiati relegati a disegnare quasi esclusivamente riff preordinati. Dal sesto brano in poi le cose prendono un incedere più mosso e danzante, facendo emergere collettivi più articolati e alcune voci solistiche.

Ben più interessante, per la varietà e l'intensità delle situazioni, risulta quello che viene presentato come Bonus CD - Some History. I primi tre brani, registrati con la ICP Orchestra ad Amsterdam nel 2004, presentano canti della tradizione etiope riarrangiati per l'occasione: la vibrante voce del sassofonista sviluppa le semplici linee melodiche su tempi lenti, mentre un tappeto formicolante viene intessuto dall'orchestra. In "Yegenet Musica," registrato a Mulhouse nel 2004, Mekuria è affiancato da The Ex, ai quali nei successivi tre episodi, ripresi a Montreal nel 2009, si aggiungono Xavier Charles, Joost Buis, Brodie West e Joe Williamson. Sono queste le tracce più convincenti, in quanto riescono a restituire la torrida temperie delle performance della composita formazione: emergono così il sapore semplice e orecchiabile delle melodie, le metriche ferree della formidabile Katherina Bornefeld, la sgangherata voce neo-punk di Arnold de Boer, le trame pesanti ma variate dei due chitarristi, i riff possenti dei fiati, le frasi ampie del tenore solista... L'ipnotica e ossessiva pulsazione del tutto viene sottolineata dal vociare entusiasta del pubblico.

Dopo "Bati," sortita solitaria del tenorista incisa nel 2011, chiudono il CD due pezzi di storia: brani dei primi anni Sessanta, tratti da antiche cassette reperite fortunosamente ad Addis Abeba. In "Shellelle - Fukera" al sassofonista, in questo caso al contralto, si uniscono una voce femminile e una maschile, vigorosamente caratterizzate, oltre alla Harar Police Orchestra impegnata in alcuni passaggi obbligati. "Ambassel" presenta invece il contributo maggiormente strutturato della Haile Selassie 1 Theatre Orchestra: fitti collettivi in cui spiccano la pulsante sezione ritmica, i fiati, fra i quali il pigolante e arabescato clarinetto di Wedajeneh Filfilu, e un'insinuante fisarmonica.

Ciò che stupisce è che mezzo secolo fa il linguaggio di Mekuria al tenore (la sonorità, il vibrato, le inflessioni, il senso ritmico e melodico...) era del tutto uguale a quello che oggi espone in compagnia di The Ex. Non è certo un caso infine se lo stesso brano, "Ambassel," è stato posto in apertura del primo CD e a chiusura del secondo, quasi per incorniciare il movimentato percorso musicale. Le due interpretazioni a distanza di cinque decadi presentano analogie evidenti (per esempio ai clarinettisti viene affidato il primo assolo e le cadenze sono ugualmente uniformi) e differenze non sostanziali, anche se, tutto sommato, la versione originaria con i musicisti etiopi risulta più autentica e affascinante.

Track Listing

CD 1 1. Ambassel - 7:38; 2. Tezeta - 4:25; 3. Bertukane / Yematebela Wof / Shegitu - 5:55; 4. Bati - 3:47; 5. Ene Eskemot Derese - 4:11; 6. Yegna Mushera - 4:06; 7. Aha Gedawo - 5:04; 8. Almaz Men Eda New - 4:24; 9. Abbay Abbay / Yene Ayal - 4:31; 10. Zerafewa / Eregedawo - 4:21. CD 2 1. Yene Hasab Gwadegna - 6:26; 2. Aha Gedawo - 5:03; 3. Shellelle - 6:50; 4. Track Listing: Yegenet Musica - 4:57; 5. Ambassel - 7:21; 6. Lale Guma (Aha Begena) - 8:06; 7. Yaf Zemed Mech Teffa (From Hinge Perspective) - 6:04; 8. Bati - 2:22; 9. Shellelle / Fukera - 5:02; 10. Ambassel 12:02.

Personnel

CD 1: Getatchew Mekuria (sax tenore, clarinetto). The Ex: Arnold de Boer (tromba, voce); Andy Moor, Terrie Hessels (chitarre); Katherina Bornefeld (batteria). Friends: Xavier Charles (clarinetto); Ken Vandermark (sax baritono, clarinetto basso); Brodie West (sax alto); Joost Buis, Wolter Wierbos (tromboni); Colin McLean (contrabbasso). CD 2: Formazione complessiva come Cd 1, ma mancano Vandermark e Wierbos; si aggiungono: Rozemarie Heggen, Joe Williamson (contrabbasso); Wedajeneh Filfilu (clarinetto); Harar Police Orchestra, Haile Selassie 1 Theatre Orchestra.

Album information

Title: Y’Anbessaw Tezeta | Year Released: 2013


< Previous
Untitled #28

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.