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Will Holshouser
ByIl grande produttore, arrangiatore, compositore e pianista di New Orleans artefice di dozzine di best sellers negli anni Sessanta e Settanta (tra le altre cose scrisse "Working in a Coal Mine" e produsse "Lady Marmalade" hit delle Labelle, anno di grazia 1975). In questo ultimo album il suo piano in stile New Orleans è il cuore del lavoro, innervando di aromi funky classici brani blues e jazz, supportato da fuoriclasse come Don Byron, Marc Ribot, Nicholas Payton. Ho visto Toussaint e la sua band dal vivo alcuni mesi fa; durante l'esecuzione di "Bright Mississippi" (basata sugli accordi di "Sweet Georgia Brown"), il suo chitarrista scalzo eseguì un passo di danza alla maniera delle street march band dando l'impressione di uscire dritto dritto da una parata di un secolo fa, quando il jazz era novità.
02. Louis Moholo-Moholo & Marilyn Crispell - Sibanye: We Are One (Intakt - 2008).
Duetti improvvisati piano-batteria con una varietà di situazioni da togliere il respiro. Le pulsazioni africane si irradiano verso mille direzioni esaltando ancor di più le virtuosistiche ma poetiche atmosfere astratte.
03. The Pogues - Rum, Sodomy and the Lash (Rhino - 2004). E' uno dei dischi che mi hanno fatto innamorare della fisarmonica. E' musica folk irlandese miscelata con echi di punk rock, prodotta da Elvis Costello, che mi ha permesso di sopravvivere durante le superiori. Per un qualche motivo sconosciuto la sto riascoltando in questi giorni e sono felice di aver trovato questa ristampa che completa l'operazione nostalgia con sei bonus tracks. Cercate su YouTube il video di "A Pair of Brown Eyes" diretto da Alex Cox, regista di Repo Man (un altro dei miei preferiti).
04. Air - Air Lore (Bluebird 1979-1987).
Henry Threadgill, Fred Hopkins e Steve McCall suonano la musica di Jelly Roll Morton e Scott Joplin. La recensione di Thom Jurek su Allmusic.com è perfetta: "Di tutti, questo è l'album che i fans di Air amano di più, per tutta la gioia e l'irriverenza contenuti nell'approccio esecutivo, che non aggiorna semplicemente la vecchia musica ma la trasformano in un elemento fondamentale per la realizzazione di una forma improvvisativa rivoluzionaria".
05. King Sunny Ade - Juju Music (Island Records - 1982).
Questo disco mi è stato consigliato dal sassofonista/clarinettista Michael Moore, uno degli ascoltatori più voraci che conosco. Suona come musica dell'Africa Occidentale dei quartieri alti eseguita da alieni - un sacco di slide guitar ed un uso delle tastiere veramente raffinato.
06. Amadou and Mariam - Je Pense a Toi: the Best of (Sunnyside - 2005).
Assai noti, e meritatamente. Marito e moglie non vedenti, una sorta di blues band dal Mali. Regina Carter me li ha fatti conoscere e mi piacciono da morire.
07. Joanna Newsom - Ys (Drag City - 2006).
Una compositrice, cantante, arpista che ama le lunghe frasi, forme canzoni sorprendenti e possiede una sorta di ensemble di musica da camera. E' pop music? Credo di sì.
08. AA.VV. - Madagascar: Pays Masikoro, L'Accordeon (Ocora/Radio France 1999).
Un altro regalo di Michael Moore. Field recordings di musica insolita per fisarmonica. Dal Madagascar.
09. Earl Hines - Earl Hines Plays Duke Ellington (New World Records - 1988).
Registrato tra il 1971 e il 1975 quando il maestro aveva circa settant'anni e aveva assorbito influenze moderne nel suo brillante old-stride style.
10. Eddie Palmieri - Vamonos Pa'l Monte (Fania/Emusica - 2009).
Eddie Palmieri è qui al top della forma, e in più il fratello Charlie è ospite all'organo. Il paradiso delle tastiere latin jazz.
Foto di Roberto Cifarelli
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