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Giovanni Guidi: We Don’t Live Here Anymore
ByIn questo nuovo disco lo troviamo alle prese con dieci belle composizioni originali e alla testa di una superformazione che comprende due sue vecchie conoscenze: Michael Blake, con cui intrattiene rapporti già da anni e con cui ha suonato dal vivo in diverse occasione e Petrella, con cui collabora regolarmente.
L'introspezione potrebbe essere una delle chiavi di lettura di questo lavoro che nei pezzi più lenti procede secondo percorsi tutt'altro che ovvi. Il pianoforte qui fa sempre la parte del leone: sia nelle articolazioni accordali saldamente concepite che lasciano il segno come grate ben strutturate attraverso la melodia ("Dess"), sia nelle reiterazioni che ritornano insistentemente quasi a voler eliminare ogni soluzione di continuità tra tema e improvvisazione ("Begatto Kitchen"), sia negli arpeggi di poche note che si stagliano con insistenza su tutto l'arco solistico del brano ("Furious Season") o nelle armonie ricercate che spesso finiscono per prevalere sulla melodia.
Difficile trovare dei modelli ben precisi; l'unico pezzo in cui si coglie qualche riferimento già sentito è forse la ballata "We Don't Live Here Anymore," in cui la fonte di ispirazione sembra Charlie Haden.
In realtà la maturità di questo lavoro, il migliore nella breve discografia del giovane pianista, sta nel riuscire a dare a pezzi differenti un forte denominatore con un suono diafano filtrato attraverso una lente interpretativa personale e che sembra ancora una volta ispirato più che altro ai luoghi, alle case come spazi evocativi: gli stessi che ritornano nei titoli e nelle stringate note di copertina redatte dallo stesso pianista.
Personnel
Giovanni Guidi
pianoAlbum information
Title: We Don’t Live Here Anymore | Year Released: 2011 | Record Label: CAM Jazz
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