Zack Clarke Trio: Vertical Shores
Ottime vibrazioni ci trasmette questo terzo album (più un paio di collaborazioni) a nome del giovane pianista texano (newyorchese d'adozione) Zack Clarke. Vivace, corporale, la partenza ("Foreign Waters"), con successivi momenti di stasi-ripiegamento, sospensioni, in un'alternanza di umori decisamente premiante sul piano delle dinamiche, la cui vivacità rappresenta a conti fatti l'elemento di maggior rilievo del disco.
Un avvio più scuro, distillato, ci accoglie nel brano che segue, "Toward Helios," a sua volta in progressivo crescendo, pur senza eccessi, che non ci sono mai, a scanso di equivoci, mentre c'è un anelare costante verso una libertà di tratto e di sviluppo, un coinvolgimento emozionale veramente ammirevoli, come ci riconfermano i successivi "Aggressive Déjà Vu" e "Beneath the Storm," con ulteriori alternanze negli episodi che seguono, a partire da "Lost in Ripples," che decolla in piano solo e poi si sviluppa in trio, sempre eccitante, mai banale o prevedibile. Fra eleganza e stupore, astrazione e corporeità, sospensioni e aperture defaticanti (abbracciando anche il seguito, ovviamente).
Un disco in piano trio veramente lodevole, come per buona sorte ci capita di ascoltarne non poi così di rado, in tempi recenti. Il che, per una formula che potrebbe apparire consunta e priva di sbocchi, non è davvero rilievo di poco conto.
Album della settimana.
Un avvio più scuro, distillato, ci accoglie nel brano che segue, "Toward Helios," a sua volta in progressivo crescendo, pur senza eccessi, che non ci sono mai, a scanso di equivoci, mentre c'è un anelare costante verso una libertà di tratto e di sviluppo, un coinvolgimento emozionale veramente ammirevoli, come ci riconfermano i successivi "Aggressive Déjà Vu" e "Beneath the Storm," con ulteriori alternanze negli episodi che seguono, a partire da "Lost in Ripples," che decolla in piano solo e poi si sviluppa in trio, sempre eccitante, mai banale o prevedibile. Fra eleganza e stupore, astrazione e corporeità, sospensioni e aperture defaticanti (abbracciando anche il seguito, ovviamente).
Un disco in piano trio veramente lodevole, come per buona sorte ci capita di ascoltarne non poi così di rado, in tempi recenti. Il che, per una formula che potrebbe apparire consunta e priva di sbocchi, non è davvero rilievo di poco conto.
Album della settimana.
Track Listing
Foreign Waters; Toward Helios; Aggressive Déjà Vu; Beneath the Storm; Lost In Ripples; Outer Orbit; Orphean Wind; Anxious Bodies; Shadows of Ancient Bodies.
Personnel
Zack Clarke: piano; Kim Cass: bass, acoustic; Dré A. Hočevar: percussion.
Album information
Title: Vertical Shores | Year Released: 2019 | Record Label: Clean Feed Records