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Julia Hülsmann Quartet: Under the Surface

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Julia Hülsmann Quartet: Under the Surface
Tre quarti d'ora di musica suddivisa in dieci brani, con atmosfere mutevoli che convergono verso la title track e nel corso dei quali il rodato quartetto della pianista tedesca si allarga più volte a quintetto, ospitando la norvegese Ildegunn Øiseth: questo in estrema sintesi l'ultimo lavoro di Julia Hulsmann, ormai una delle figure di spicco dell'etichetta ECM.

La formazione conserva l'organico dei suoi lavori precedenti, con la ritmica dell'iniziale trio —Marc Muellbauer al contrabbasso e Heinrich Köbberling alla batteria —e il sassofono tenore di Uli Kempendorff, e anche la varietà delle titolarità dei brani —metà sono della leader, i rimanenti suddivisi tra gli altri tre —, ma presenta rispetto al passato una maggiore mutevolezza di scenari, forse anche grazie all'ospite. Trombettista dal gusto che ricorda Tomasz Stańko, ma alle prese anche con il curioso corno di capra, strumento della tradizione norvegese, la Oiseth è sì presente solo in meta dei pezzi in programma, ma si fa sentire: ora per il suo lirismo, che spicca in particolare in "The Heart Below," struggente duetto con la Hülsmann, ora per l'espressività, che emerge in "Nevergreen" (di Muellbauer), ora per il particolarissimo suono del corno di capra, che si ascolta in "Bubbles" (di Köbberling).

Ma più in generale sono le composizioni a esplorare scenari diversi, entro i quali la componente centroeuropea costituisce forse uno sfondo, ma non è centrale: se l'iniziale "They Stumble, They Walk" (della leader) è quasi un classico modern jazz, in "May Song" (di Köbberling) e nella citata "The Heart Below" è il lirismo a farla da padrone, in "Milkweed Monarch" (di Kempendorff) siamo in un moderno swing, leggermente notturno ma non rarefatto, in "Nevergreen" e nel conclusivo brano eponimo (vi si ascolti il bell'assolo di Muellbauer) in un'atmosfera narrativa che rimanda a Stanko, mentre "Anti Fragile" è un breve e nervoso episodio ritmico, dall'esecuzione virtuosistica, di cui "Trick," che lo segue, riprende parte dello spirito, declinandolo però in un contesto più disteso.

In un lavoro d'impianto collettivo, da sottolineare comunque le qualità individuali che emergono tra le pieghe delle tessiture, e in particolare quelle della pianista e leader, dalle cui mani passa l'eclettismo che caratterizza l'intero lavoro, grazie all'alternanza alla tastiera di passaggi percussivi e momenti lirici, riff ipnotici e variazioni atonali.

Un lavoro elegante, forse non sorprendente o dirompente, ma ricchissimo di qualità.

Track Listing

They Stumble, They Walk; May Song; Second Thoughts; Bubbles; Nevergreen; The Heart Below; Anti Fragile; Trick; Milkweed Monarch; Under the Surface.

Personnel

Additional Instrumentation

Ildegunn Øiseth: goat horn

Album information

Title: Under the Surface | Year Released: 2025 | Record Label: ECM Records

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