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Tre sei corde per Dodicilune

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Nella ricca offerta discografica dell'etichetta pugliese Dodicilune, che da sempre si distingue per una produzione molto curata e attenta sotto ogni aspetto, i chitarristi sono stati una presenza ricca e ben nutrita, con una proposta molto varia sia nei generi che nelle formazioni, e con una certa presenza dello strumento classico/acustico. Analizziamo tre delle pubblicazioni più recenti dedicate a questo strumento in diversi contesti.

Sabino de Bari

Pas de Chat

Valutazione: 3,5 stelle

Sabino de Bari è un chitarrista di estrazione classica al suo primo disco da titolare. Realizzato in completa solitudine, Pas de Chat è costituito esclusivamente di composizioni originali, che testimoniano l'ampiezza delle sue fonti d'ispirazione, dalla musica classica contemporanea del brano che dà il titolo all'album (in tre parti più una ripresa finale) al più moderno fingerpicking, felicemente rappresentato da brani come "Metamorfosi notturne" e "Dolcefiore," dedicato al collega Sergio Altamura, entrambi eseguiti alla chitarra acustica con corde in acciaio utilizzando anche tecniche di tapping e percussione sulla cassa della chitarra. "Easy Day" strizza l'occhio al ragtime blues, mentre "Tienimi per mano" crea un'atmosfera di suggestione intimistica con una delicata melodia che riassume nel modo migliore l'essenza di questo lavoro sostanzialmente riuscito.

Emanuele Cappellotto - Gianluca Sabbadin

Four Clockworks for mandolin & guitar

Valutazione: 3 stelle

Rimaniamo in campo strettamente classico con il CD del duo Cappellotto-Sabadin, dedicato a quattro lavori per chitarra e mandolino, tutti in forma di Suite o Sonata, che spaziano dal 1950 al 2006, dando un'interessante visione sugli sviluppi della letteratura musicale moderna per questo duo strumentale. Il primo è dell'austriaco Norbert Sprongl, seguito da una sonata dell'italiano Guido Santorsola (nato in Puglia, ma quasi sempre vissuto in Sudamerica), poi da una Suite del compositore austriaco Ernst Krenek, per finire con una sonatina dell'italiano Angelo Gilardino. Da notare che i due autori italiani sono prima chitarristi che compositori, mentre i due austriaci hanno composto opere sia sinfoniche che cameristiche per le formazioni strumentali più disparate. Sono tutti lavori importanti particolarmente dal punto di vista dei mandolinisti, per i quali non c'è grande abbondanza di composizioni cameristiche, ed è soprattutto a loro che il lavoro si rivolge. L'eccessiva specializzazione è forse il limite del CD, che difficilmente attirerà chi non ha già un interesse specifico per questa tipologia di musica da camera.

Lorelei Quartet

Seta

Valutazione: 3,5 stelle

L'ultimo CD è stato realizzato dal Lorelei Quartet, gruppo guidato dal chitarrista classico Loris Deval, autore anche di tutti i brani contenuti nel disco. La formazione comprende oltre a Deval il vibrafonista Alberto Occhiena, il fisarmonicista Massimo Marino e il contrabbasista Giorgio Fiorini; in veste di ospite compare anche la violinista Martina Mazzon per un duetto con la chitarra di Deval in "Petit Prince." La musica proposta dal quartetto è un world jazz da camera, con una componente melodica molto accentuata; la particolare combinazione degli strumenti obbliga chitarra, vibrafono e fisarmonica a scambiarsi frequentemente i ruoli tra accompagnamento e solisti, delineando un sound d'insieme molto ricco e compatto, nel quale tutti sono protagonisti in egual grado. Merito anche della scrittura molto efficace di Deval, in grado di valorizzare adeguatamente gli equilibri strumentali. Difficile citare qualche brano in particolare, anche se 'Samba Fara Tine' e 'Aran,' oltre al citato duetto chitarra-violino, hanno una marcia in più.

Elenco dei brani:

Pas de chat: 01. Pas de chat (parte I) - 4:54; 02. Pas de chat (parte II) - 4:42; 03. Pas de chat (parte III) - 2:04; 04. Metamorfosi notturne - 3:51; 05. L'ultimo elemento - 4:16; 06. Valse des trois oisons - 3:49; 07. Dolcefiore - 4:31; 08. Agnosia - 3:30; 09. Tienimi per mano - 5:18; 10. Easy Day - 3:22; 11. Nel ricordo - 3:05; 12. Dedica concorde - 2:39; 13. Pas de chat (reprise) - 2:46.

Composizioni di Sabino de Bari.

Four Clockworks for mandolin & Guitar: Norbert Sprongl: Duo Op. 85/II (1950) 01. Allegro - 2:58; 02. Allegro vivace - 2:07; 03. Adagio - 4:12; 04. Allegro vivace - 3:44; Guido Santorsola: Sonata n.6 (1981) 05. Allegretto scherzoso - 2:18; 06. Calmo - 6:20; 07. Allegro pomposo ma con brio - 8:08; Ernst Krenek: Suite op.242 (1989) 08. Overture - 2:08; 09. Intermezzo I - 2:27; 10. Scherzo - 2:10; 11. Canon - 2:19; 12. Soliloqui (for mandolin) - 2:11; 13. Intermezzo 2 - 2:00; 14. Mini-Opera - 1:31; Angelo Gilardino: Sonatina-Lied n.4 (2006) 15. Allegro non troppo - 6:44; 16. Nachtmusik - 5:53; 17. Toccata - 7:25.

Seta: 01. Andaluna - 6.13; 02. Kabul - 9:14; 03. Seta - 6:22; 04. Samba Fara Tine - 3:38; 05. Petit Prince - 4:12; 06. Aran - 6:10; 07. Audrey e il mare - 5:02.

Composizioni di Loris Deval.

Musicisti:

Pas de chat: Sabino de Bari (chitarra classica e acustica).

Four Clockworks for mandolin & Guitar: Emanuele Cappellotto (mandolino), Gianluca Sabbadin (chitarra).

Seta: Loris Deval (chitarra classica); Alberto Occhiena (vibrafono); Massimo Marino (fisarmonica); Giorgio Fiorini (contrabbasso); Martina Mazzon (violino).

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