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Matteo Bortone: Travelers
ByDiciamo subito che Travelers è un disco interessante. Per il suono di gruppo che una combinazione non sempre ortodossa degli strumenti riesce a definire (la chitarra e i loops di Diodati, il sax e le emissioni talvolta alterate di Tri Hoang fanno da apripista in tal senso). Per la scrittura del leader, aperta agli umori contemporanei, a tratti piacevolmente schizofrenica, con continui cambi di metro, ma in fondo ancorata ad una sorta di classicità nella forma e nella presenza di una palpabile connotazione melodica.
Non tutti gli undici brani propongono la stessa intensità, lo stesso grado di sorpresa e perché no di arditi sviluppi improvvisativi (forse sarebbe chiedere troppo ad un opera prima e ad un gruppo dall'età media abbondantemente "under 30"). Ma bastano i quattro minuti di "Halfway" in cui sembrano mischiarsi i due Coleman (Steve e Ornette) o gli otto minuti abbondanti di "No Hay Camino," entusiasmante cavalcata scandita dallo walkin' bass del leader e portata a combustione dal contralto indemoniato di Tri Hoang, per farci apprezzare il giovane quartetto.
Track Listing
01. View from Abroad; 02. Bioritmi; 03. Travel 1; 04. Sustain; 05. Halfway; 06. Traveler; 07. Nolan; 08. Travel 2; 09. Gaudi's Foot; 10. No Hay Camino; 11. Man of the Hour (E.Vedder). Tutte le composizioni sono di Matteo Bortone tranne quelle indicate.
Personnel
Francesco Diodati
guitarAntonin Tri Hoang (sax alto, clarinetto basso); Francesco Diodati (chitarra acustica, chitarra elettrica, loops); Matteo Bortone (contrabbasso); Guilhem Flouzat (batteria).
Album information
Title: Travelers | Year Released: 2013
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About Francesco Diodati
Instrument: Guitar
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