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Mark Dresser: Tines of Change

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Mark Dresser: Tines of Change
Musicista poliedrico e aperto, ma anche grande ricercatore sul proprio strumento, Mark Dresser non è nuovo alla documentazione del proprio lavoro in solitudine sul contrabbasso, svolto anche con la collaborazione del suo artigiano di riferimento —Kent McLagan —che dal 2000 continua a sviluppare per lui soluzioni innovative atte a sfruttare le molteplici possibilità sonore dello strumento.

Così, dopo Unveil (2005) e Guts: Bass Explorations, Investigations & Explanations (2010), nei quali usava strumenti con ponti modificati e pick up integrati per poter cogliere sottili rumori altrimenti non udibili, in questo Tine of Change —registrato a San Diego nel luglio del 2019 e poi nel novembre nel novembre del 2022—Dresser suona due diversi contrabbassi, uno a quattro e uno a cinque corde, entrambi muniti di un ulteriore ponte con denti metallici che permettono di ottenere suoni percussivi simili a quelli della mbira, anche contemporaneamente al lavoro sulle corde.

Uniti all'alternanza di archetto e pizzicato, alla perizia tecnica dell'artista e alla sua fantasia creativa, il risultato delle innovazioni sullo strumento sono sorprendenti e affascinanti. Nelle dodici tracce che compongono l'ora di musica vengono infatti esplorati universi sonori diversi che sfruttano la molteplicità di effetti possibili: quelle con lo strumento a cinque corde lavorano sul registro più scuro, facendo interagire pizzicato e percussione ma contrapponendovi lo stridore delle corde —come "Narratone" ed "Epitine" —oppure facendolo risuonare con le eco dello strumento —come in "Chordone" —o ancora giocando con l'archetto sul contrasto con i registri più alti —come in "Melodine" —; quelle con lo strumento a quattro corde, invece, si muovono maggiormente sul piano polifonico, facendo dialogare in molti modi percussioni e pizzicati, archetto e rumori dei "denti," colpi sulla cassa e sfregamenti, originando a momenti effetti quasi orchestrali, come in "Harmonity," "Bitonetime" e "Augmentine" —la cui parte finale è decisamente pirotecnica —, a momenti invece atmosfere sorprendenti ed evocative, come in "Gregoratyne" —ove eco profonde dello strumenti si sposano a lancinanti stridori, ed eteree.

Un lavoro singolare e interessantissimo, assai godibile nonostante la sia frutto d'una sofisticata ed elaboratissima ricerca.

Track Listing

Prolotine; Tynalogue; Harmonity; Melodine; Bitonetime; Gregoratyne; Augmentine; Chordone; Nakatanitine; Tonologue; Narratone; Epitine.

Personnel

Mark Dresser
bass, acoustic

Album information

Title: Tines of Change | Year Released: 2023 | Record Label: Pyroclastic Records


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