Michael Vlatkovich: Three3

In questo Three3 troviamo al suo fianco il bassista Kent McLagen e il batterista Chris Lee, due musicisti non molto noti che però si rivelano ottimi compagni di avventura e che sanno sostenere la verve creativa di Vlatkovich e di prendersi il loro spazio vitale. Capaci di spingere in avanti il suono con un ottima predisposizione per la gestione delle dinamiche che fa respirare meravigliosamente la musica, come se fosse buona aria di montagna.

L'approccio è sostanzialmente quello del jazz libero, che però in questo caso rimane legato indissolubilmente ai principi della tonalità. La musica non viene contriollata da legami di alcun genere e può quindi girare attorno a se stessa ma non le viene data licenza di essere troppo irriguardosa. Persino lo swing viene lasciato percolare fra le fessure delle composizioni (ad esempio in "Neighborhood Beasts Let Their Hair Down"), ma è una variante modernissima, lontano anni luce dai riferimenti d'annata.

Su tutto emerge la facilità del leader di plasmare il flusso espressivo che esce dal suo trombone con l'agilità che solitamente associamo ad un trombettista. Cascate di note apparentemente senza limiti di gamma e di dinamica. Cascate di lava che delineano un territorio, una linee di tendenza che speriamo possa essere percorsa anche da altri musicisti anticonvenzionali. Coraggio, c'è posto.

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