Home » Articoli » Album Review » Ben Allison: Think Free
Ben Allison: Think Free
ByNell'avvertire la molteplicità di echi e rimandi che popola le affascinanti pagine di Think Free, qualcuno potrebbe pensare ad una sorta di rivisitazione, influenzata egualmente dal jazz come dal rock, di materiali folklorici americani.
Che la musica popolare americana abbia lasciato un segno nella non banale cultura musicale di Ben Allison (che talvolta sembra rievocare, in nuove vesti, l'obliquo melodismo agrodolce di un Bernard Herrmann) è cosa evidente all'ascolto anche di altre sue opere discografiche (Cowboy Justice o, ad esempio, Little Things Run the World, parti di una trilogia completata da Think Free) ma essa viene sublimata in un contesto compositivo estremamente omogeneo (ma non necessariamente ingabbiato da formalismi: in Think Free, come in altri lavori di Allison, i confini fra composizione e improvvisazione non vengono mai delineati con nettezza anzi, il più delle volte si sovrappongono).
E' persino difficile parlare di "assolo" laddove tutto è integrato in modo così naturale e intelligente che determinate parti solistiche sembrano letteralmente germinare e sbocciare momentaneamente da un unico fluire in cui la rilettura dell'enfasi ritmica del rock si arricchisce di una intensa e chiaroscurale vena melodica e di un'inusuale quanto sensibile veste timbrica (basti ascoltare una composizione, già in precedenza incisa da Allison, come "Peace Pipe").
Con Think Free Allison, artista chiaramente al picco della sua creatività, sembra riuscire nell'impresa, tutt'altro che facile, di creare un corpus compositivo di carattere sofisticamente strumentale capace di possedere anche la valenza espressiva, l'immediatezza e la comunicativa di un song popolare: autore di temi ora struggenti ora sensuali di singolare bellezza ma di innodico procedere, il contrabbassista (che è pure un eccellente strumentista, come si avverte dalla sua creativa capacità d'accompagnamento) li dota di un ingegnoso bagaglio armonico e di un complesso substrato ritmico, dando loro voce attraverso una strumentazione fuori dell'usuale (tromba, violino, chitarra, contrabbasso e batteria).
Il contributo, spesso suberbo, di Jenny Scheinman (strumentista d'intelligenza tagliente, capace sia di agire sullo sfondo che di ritagliarsi un esaltante ruolo solistico primario, come ben dimostra una composizione come "Fred"), del trombettista Shane Endsley (dal timbro agrodolce e dall'eloquio ricco d'implicazioni emotive e melodiche), del chitarrista Steve Cardenas (il più "rodato" collaboratore di Allison, con cui ha già condiviso altre esperienze musicali e che in quest'occasione mostra di sapere creare sia ricche trame timbriche che picchi di tensione con assolo che del rock sanno cogliere l'intensità ma mai i cliché) e dell'egregio batterista Rudy Royston (sobrio quanto raffinato ed efficace) rende ulteriormente appassionante questo mondo sospeso fra le improvvise inquietudini del gotico e le indagatrici camminate di Thoreau nella Natura americana.
Track Listing
Fred; Platypus; Broke; Kramer vs. Kramer vs. Godzilla; Sleeping Giant; Peace Pipe; vs. Godzilla; Green Al.
Personnel
Ben Allison
bass, acousticBen Allison: bass; Steve Cardenas: guitar; Shane Endsley: trumpet; Jenny Scheinman: violin; Rudy Royston: drums.
Album information
Title: Think Free | Year Released: 2010 | Record Label: Palmetto Records
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
