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Jason Rigby: The Sage
ByThe Sage t'avvolge con un'ondata di suoni familiari, fondendo le atmosfere davisiane di fine anni sessanta (Shorter e Hancock soprattutto) con la libertà melodica e armonica di Ornette. Il tutto riformulato alla luce della contemporaneità (con una tensione ritmica nuova dovuta al notevole connubio tra Cameron Brown e Gerald Cleaver) e condotto con equilibrio e freschezza: la relazione tra le parti scritte, quelle liberamente improvvisate e gli interventi dei singoli si snoda in modo logico ed efficace.
Una musica densa, dunque, che alterna climi cantabili a situazioni d'accesa impronta free ed anche se non offre nulla di particolarmente nuovo (un altro riferimento è Dave Douglas) mostra d'avere buoni margini di inventiva.
Nato a Cleveland ma attivo a New York, Jason Rigby è un sassofonista di valore, dalla chiara impronta shorteriana (soprattutto al soprano) ed ha organizzato con intelligenza un quintetto con alcuni dei partner già presenti nel disco d'esordio e bilanciando la presenza di veterani come Brown e Cleaver con alcuni dei migliori trenta/quarantenni operanti sulla scena newyorchese. Russ Johnson è un trombettista dal fraseggio appassionato e convulso, leader di gruppi documentati su etichetta OmniTone e Knitting Factory; Mike Holober un pianista e tastierista che lavora spesso con John Patitucci e dirige la Gotham Jazz Orchestra su percorsi non lontani da quelli di Maria Schneider.
I primi due brani, "Magenta" e "Crux" sembrano venire direttamente degli anni sessanta, da uno dei gruppi Blue Note operanti a cavallo tra hardbop avanzato e free. L'unica novità sta nell'utilizzo del fender rhodes che rimanda invece agli esperimenti elettrici del secondo quintetto davisiano. Un innesto promettente (anche grazie alla maestria di Holober) che nei temi successivi trova una sintesi più efficace. Il lirico "Shift of Color," con Rigby al flauto, è un piccolo gioiello di grazia e delicatezza; "Tone Poem" sembra operare sulla stessa lunghezza d'onda ma è strutturalmente più libero, nella sua connotazione shorteriana.
I brani più riusciti del disco sono l'articolato "The Sage" e il davisiano "The Archer," dove il clima è avvincente e ricco di tensione. Avremmo preferito un maggiore sforzo di fantasia ma Rigby e il suo gruppo hanno tempo e carte in regola per farlo.
Track Listing
Magenta; Crux; Shift of Color; The Sage; Tone Poem; Slip; The Archer; Jealous Moon.
Personnel
Jason Rigby
saxophone, tenorJason Rigby: tenor and soprano saxophones, flute; Russ Johnson: trumpet; Mike Holober: Fender Rhodes; Cameron Brown: bass; Gerald Cleaver: drums.
Album information
Title: The Sage | Year Released: 2009 | Record Label: Fresh Sound New Talent
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About Jason Rigby
Instrument: Saxophone, tenor
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