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Trio M: The Guest House

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Trio M: The Guest House
La formula è quella canonica del trio con piano-basso e batteria, ma la classe dei musicisti è tale e tanta da generare un avvincente flusso sonoro che fluttua liberamente. Già il brano iniziale è paradigmatico di una fluida ridefinizione del modello seguito, con sontuosi contrasti fra linee cantabili ed armonizzazioni scure e dissonanti.

Qui basso e batteria hanno libera facoltà di sviluppare insieme al pianoforte una poderosa tensione espressiva che si risolve in assoli di non comune intensità e pregnanza. Il trio è forte di una convinta condivisione di intenti, che mira ad incorporare suggestioni esogene (cucina, poesia, impegno civile) come potenti fonti di ispirazione per la musica.

E difatti la loro è una musica "totale," che graffia ed ammalia grazie ad un flusso mobile ed arzigogolato dove Mark Dresser e Matt Wilson creano nuove linee melodiche senza limitarsi a spezzettare con lucidità il percorso ritmico. Sugli scudi anche l'enciclopedico pianismo della Melford, la cui ampia visione della musica fa ben sperare per le future sorti del jazz.

Ne discende un voluttuoso percorso dove la musica più visceralmente fisica si incontra con quella geometricamente astratta, sempre di mirabile sapienza costruttiva. I tre musicisti dimostrano con questo disco che si può e si deve andare al di là del mainstream.

Track Listing

01.The Guest House; 02. Don Knotts; 03. Kind Of Nine; 04. Sat Nam; 05. Hope (for the Cause);06. The Promised Land; 07. Tele Mojo; 08. Al; 09. Even Birds Have Homes (to return to);10. Ekoneni.

Personnel

Myra Melford (pianoforte); Mark Dresser (contrabbasso); Matt Wilson (batteria)

Album information

Title: The Guest House | Year Released: 2012 | Record Label: Enja Records


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