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The Ducks Palace / Everything That Rises Must Converge / The Roots and Branches of American Music / The Waltz Lesson

I quattro album di Duck Baker recentemente pubblicati a distanza ravvicinata forniscono complessivamente un excursus abbastanza completo di tutti i diversi aspetti della musica che il chitarrista ha interpretato nel corso della sua carriera ormai ultratrentennale, testimoniando la varietà di generi e stili cui Baker si è dedicato con continuità. Vediamoli in dettaglio.

Duck Baker

The Ducks Palace

Incus Records

Valutazione: 3,5 stelle

Il primo CD, The Ducks Palace, comprende una serie di libere improvvisazioni registrate tra il 1993 e il 2004 in compagnia di alcuni grossi nomi della scena del jazz d'avanguardia jazzistica, che il chitarrista ha frequentato regolarmente per anni, ma ciò nonostante questo rimane uno degli aspetti meno rappresentati della sua attività. Infatti le uniche testimonianze discografiche finora rintracciabili sono alcune collaborazioni come sideman a dischi di Eugene Chadbourne e Roswell Rudd. The Ducks Palace è il primo lavoro del genere pubblicato a suo nome.

Le incisioni più vecchie sono due lunghe improvvisazioni risalenti al 1993 tratte da un concerto alla Knitting Factory con John Zorn e Cyro Baptista. Seguono tre brani in duo con Derek Bailey, registrati nel 2002 durante uno di vari incontri occasionali tra i due chitarristi tenuti a casa di Bailey. Completano il disco due duetti con il trombonista Roswell Rudd risalenti a concerti del 2002 e 2004, entrambi basati su giri di blues e pertanto un po' più lineari nello sviluppo. Il disco è importante per sottolineare un aspetto troppo frequentemente trascurato della musica di Duck Baker, ma non meno fondamentale nell'evoluzione del suo particolare linguaggio strumentale.

Duck Baker

Everything That Rises Must Converge Mighty Quinn

Valutazione: 3,5 stelle

L'aspetto free è presente anche in Everything That Rises Must Converge, realizzato però in completa solitudine alla chitarra. E' il primo dei suoi lavori completamente dedicato a composizioni di free jazz per chitarra, anche se già in alcuni dei suoi primi dischi ne erano comparsi alcuni esempi, tra cui il brano che dà il titolo a questo CD. Anche in questo caso si tratta di una raccolta di registrazioni risalenti a diversi anni fa; la maggior parte dei brani è stata incisa nei due anni successivi alla pubblicazione di Spinning Song, il suo lavoro del 1996 dedicato alla musica di Herbie Nichols, di cui avrebbe dovuto rappresentare una sorta di seguito ideale, mentre i rimanenti risalgono a una sessione a casa di Henry Kaiser per la registrazione di un brano che avrebbe fatto parte di un'antologia di chitarristi, 156 strings, curata dallo stesso Kaiser. Da segnalare tra i brani la presenza di 'Peace' di Ornette Coleman (unica composizione non firmata dal chitarrista), a riprova dell'interesse di Baker verso i maestri del genere.

Duck Baker

The Roots and Branches of American Music Les Cousins

Valutazione: 4 stelle

Ancora realizzato in solitudine, ma di stampo completamente diverso, è The Roots and Branches of American Music, più vicino ai suoi dischi precedenti per sola chitarra. Il titolo è emblematico, e testimonia l'interesse di Baker per la musica tradizionale Americana, ma considerata secondo un'accezione molto più ampia di quanto comunemente inteso nel classico fingerpicking. Infatti, accanto a brani ragtime famosi come 'Maple Leaf Rag,' gighe irlandesi, marce scozzesi e fiddle tunes troviamo anche esempi di jazz tradizionale come 'Buddy Bolden's Blues,' reso famoso da Jelly Roll Morton, una canzone firmata da Jack Teagarden ('Say It Simple'), una composizione di Monk ('Blue Monk') e anche un brano del musicista maliano Salif Keita, la cui inclusione in un disco di American Musica non deve stupire. Secondo Baker, infatti, la musica tipicamente americana nasce dall'incontro tra suoni e ritmi di origine africana e musica folk britannica (inglese, scozzese e irlandese). La raccolta permette inoltre di ammirare la tecnica fingerstyle di Baker, e la sua bravura come arrangiatore per la chitarra acustica. Notevole anche l'unica composizione originale, 'A Thousand Words,' una ballata pura dedicata alla figlia.

The Duck Baker Trio

The Waltz Lesson

Les Cousins

Valutazione: 4,5 stelle

L'ultimo dei quattro dischi, The Waltz Lesson, è quello dove tutte le diverse componenti dello stile di Baker trovano la sintesi più matura ed efficace, e tutti gli aspetti della musica Americana da lui affrontati si ritrovano insieme in un'incarnazione unica. Il chitarrista firma quasi tutte le composizioni, a eccezione di 'Sweet & Lovely' (uno standard ripreso anche da Monk) e della coltraniana 'Mr Syms,' e le affida all'interpretazione del suo trio completato dal clarinettista Alex Ward e dal contrabbassista Joe Williamson.

La musica è allo stesso tempo tradizionale nell'impianto e moderna nell'esecuzione; quasi un secolo di storia del jazz vi si trova rappresentato in un compendio assolutamente originale, sostenuto da uno straordinario senso dello swing da parte dei tre interpreti. Bravissimo Ward a destreggiarsi col suo clarinetto e Baker ad alternarsi tra accompagnamento e assoli, sostenuti dal supporto costante e regolare del contrabbasso di Williamson. Sospesa tra passato e presente, la musica fluisce con estrema naturalezza dall'interplay dei tre esecutori, mantenendo sempre freschezza e originalità in una sintesi di folk e jazz decisamente riuscita.

Elenco dei brani:

Ducks Palace

01. Improv 1 (Baker/Zorn/Baptista) - 10:26; 02. Improv 2 (Baker/Bailey) - 7:30; 03. "The Blues" (Baker(Rudd) - 12:50; 04. Improv 4 (Baker/Bailey) - 5:03; 05. Improv 5 (Baker/Zorn/Baptista) - 12:08; 06. Improv 6 (Baker/Bailey) - 5:42; 07. Pavement Blues (Baker/Rudd) - 3:31

Everything That Rises Must Converge

01. Juxta Pose; 02. Peace (Coleman); 03. Everything That Rises Must Converge; 04. Unexpected Arrival in a High Clearing; 05. SS-EC-DB Blues; 06. Adolescent Ballad; 07. Pole-Ska; 08. The Idea of San Francisco; 09. Fish Flying in Arabica; 10. Instant Opus; 11. Allah, Perhaps; 12. Juxta Pose 2

The Roots & Branches of American Music

01. Sergeant Early's Dream/Chief O'Neill's Favorite; 02. Souareba (Keita); 03. Maple Leaf Rag (Joplin); 04. Midnight on the Water (Thomasson)/Peacock Rag (Smith); 05. Don't Be Ashamed of Your Age (Walker/Wills); 06. Buddy Bolden's Blues; 07. Somewhere Around a Throne; 08. Say It Simple (Teagarden); 09. Blue Monk (Monk); 10. Whistling Rufus (Mills); 11. A Thousand Words (Baker); 12. Berkeley Hambone Blues; 13. The Duke of Fife's Welcome to Deeside; 14. Swing Low, Sweet Chariot; 15. Wink the Other Eye/Buffalo Gals; 16. Mother Ann's Song

Tutti i brani sono tradizionali salvo ove indicato.

The Waltz Lesson

01. Waltz with Mary's Smile; 02. Friday; 03. Mr. Syms (Coltrane); 04. Tiziano; 05. Lefty & Me; 06. The Waltz Lesson; 07. Baker's Dozen; 08. Sweet & Lovely (Arnheim/Tobias/Lamare); 09, The Clear Blue Sky; 10. TGV

Le composizioni sono di Duck Baker, eccetto dove indicato.

Musicisti:

Ducks Palace Duck Baker (chitarra); John Zorn (alto sax); Cyro Baptista (percussioni); Roswell Rudd (trombone); Derek Bailey (chitarra)

Everything That Rises Must Converge

Duck Baker (chitarra)

The Roots & Branches of American Music

Duck Baker (chitarra, voce)

The Waltz Lesson Duck Baker (chitarra); Alex Ward (clarinetto); Joe Williamson (contrabbasso).

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