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Julius Hemphill: The Complete Remastered Recordings on Black Saint and Soul Note

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Julius Hemphill: The Complete Remastered Recordings on Black Saint and Soul Note
Ogni tanto varrebbe la pena di soffermarsi sul ruolo svolto dalle label italiane come Black Saint e Soul Note per la valorizzazione dell'avanguardia jazzistica afroamericana degli anni '80 e '90. All'interno di un catalogo d'eccellenza allestito con lungimiranza da Giovanni Bonandrini, trovano così spazio proposte e nomi relegati ai margini dalle major discografiche d'oltreoceano.

Brilla in particolare l'opera solistica di Julius Hemphill (1940-1995), raccolta oggi in un box proposto dalla Cam. Concentrati lungo un arco temporale che va dal 1978 al 1993, i cinque CD dell'eminenza grigia del World Saxophone Quartet rivelano una linea di ricerca assolutamente personale, oggi divenuta moneta corrente del jazz. A partire dal minimalismo sonoro di Raw Material and Residuals, sono opere che hanno lasciato frutti duraturi nel raccogliere l'eredità di Dolphy e Mingus. Vi si ritrova il testamento più lucido di un musicista geniale quanto sottovalutato, che pensava al jazz e alla sua storia da una prospettiva del tutto particolare. Si pensi all'inclusione del violoncello al posto del contrabbasso per alleggerire uno spazio sonoro aperto a soluzioni cameristiche, spesso in simbiosi con percorsi dionisiaci ed urlati. È una musica variegata, che non si lascia imbrigliare dalle griglie estetiche più sclerotizzate sia del free storico che del camerismo post-free.

Analizzati nell'insieme, i cinque CD dimostrano come l'avanguardia afroamericana degli anni '80 non fosse riconducibile ad un unico comune denominatore stilistico ed espressivo. All'interno di questo movimento Hemphill si distinse per l'assoluta libertà di muoversi entro un vasto spettro espressivo, oggi di profetica attualità. Soprattutto le quattordici tracce di Fat Man and the Blues ribaltano il falso assunto di una critica che poneva l'accento sul preminente aspetto improvvisativo. Qui l'elemento chiave dell'articolazione sonora risiede nell'aspetto compositivo, peraltro ricco di rimandi più ad Ellington che non a Braxton o Roscoe Mitchell. Ciò che oggi colpisce all'ascolto è una profonda aderenza ed il senso di continuità nei confronti di una tradizione bluesy e churchy, debitamente riattualizzata con rapsodica libertà.

In altri episodi (Flat-Out Jump Suite, Chile New York) le geometrie divengono più astratte per essere sviscerate attraverso cellule ritmiche disposte ad incastro e volare verso territori timbrico-armonici di inusitata visionarietà . Qui il sax del leader diviene antropico nel tendere verso registri estremi, al servizio di una musica ambrata e obliqua. In Five Chord Stud si assiste ad una vivace riattualizzazione del Word Saxophone Quartet, con esorbitanti spunti polifonici e contrappuntistici alternati all'improvvisazione collettiva. Il disco è altresì importante per aver riunito alcuni degli eredi (Tim Berne, Marty Ehrlich) più fecondi delle idee hemphilliane, ai quali la scrittura del leader infonde stimoli policentrici ed una intensa espressività. Ne vien fuori un'impeccabile struttura tubolare con le linee sovrapposte o incrociate perpendicolarmente delle sei ance, sotto la guida tellurica e magmatica del leader, concentrato esclusivamente sulla direzione del discorso sonoro. Le otto tracce di questo capolavoro - come del resto quello di tutto il cofanetto - possono essere elevate a simbolo di una progettualità visionaria, rivolta verso traiettorie non di sintesi ricche di ricerca e tensione.

Track Listing

CD 1 - Raw Materials and Residuals: 01. C; 02. Mirrors; 03. Long Rhythm; 04. Plateau; 05. G. Song. CD 2 - Flat-Out Jump Suite: 01. Ear; 02. Mind Part 1; 03. Mind part Two; 04. Heart; 05. Body. CD 3 - Fat Man and the Hard Blues: 01. Otis Groove; 02. Lenny; 03. Floppy; 04. Opening; 05. Headlines; 06. Four Saints; 07. Fat Man; 08. Glide; 09. Tendrils; 10. Anchorman; 11. Untitled; 12. Thrree-Step; 13. The Answer; 14. The Hard Blues. CD 4 - Five Chord Stud: 01. Band Theme; 02. Mr. Critical; 03. Shorty; 04. Mirrors; 05. Five Chord Stud; 06. The Moat and the Bridge; 07. Georgia Blue; 08. Flush; 09. Spirituals Chairs. CD 5 - Chile New York: 01. One, 02. Two; 03. Three; 04. Four; 05. Five; 06. Six: 07. Seven. Tutti i brani del box set sono composti da Hemphill.

Personnel

Julius Hemphill
saxophone, alto

CD 1 - Raw Materials and Residuals: Julius Hemphill (sax alto, soprano); Abdul Wadud (violoncello); Don Moye (percussioni). CD 2 - Flat-Out Jump Suite: Julius Hemphill (flauto, sax tenore); Olu Dara (tromba); Abdul Wadud (violoncello); Warren Smith ( percussioni). CD 3 - Fat Man and the Hard Blues: Julius Hemphill (sax alto); Marty Ehrlich, Carl Grubbs (sax soprano e alto, flauto); James Carter, Andrew White (sax tenore); Sam Furnace (sax baritono, flauto). CD 4 - Five Chord Stud: Julius Hemphill (conduzione); Tim Berne (sax alto), James Carter, Andrew White (sax tenore), Marty Ehrlich (sax soprano e alto); Sam Furnace (sax baritono, flauto), Fred Ho (sax baritono). CD 5 - Chile New York: Julius Hemphill (sax alto, tenore, flauto, voce); Warren Smith (percussioni).

Album information

Title: The Complete Remastered Recordings on Black Saint and Soul Note | Year Released: 2013 | Record Label: CAM Jazz


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